Sono 75 le Worldcon che hanno avuto luogo fino a oggi, da quella prima tenuta a New York nel 1939, eppure è solo la terza volta che una di esse si svolge nell'Europa continentale. Parliamo di Europa continentale perché sono state diverse (sette), in effetti, le edizioni ospitate dal Regno Unito. Ma al di qua della Manica solo due volte prima di oggi: ad Heidelberg in Germania nel 1970 e a L'Aia in Olanda nel 1990. Helsinki, quindi, va presa come una sorta di piccolo miracolo.

Le convention mondiali europee sono un'occasione per gli appassionati di fantascienza di partecipare a questo evento straordinario spendendo un po' meno, ma fino a un certo punto. Oltre al costo del volo e dell'hotel c'è un costo di iscrizione non indifferente (circa duecento euro per l'intera convention). 

L'esperienza tuttavia è davvero notevole. Dimenticate le convention italiane, con una sala o due dove qualche decina di persone ascolta la conferenza di turno. Le Worldcon propongono normalmente programmi su almeno una dozzina di sale in contemporanea, e per entrare è quasi sempre necessario mettersi in coda molto prima dell'inizio, perché le sale sono sempre piene.

A una persona non esperta l'elenco degli ospiti d'onore potrebbe apparire deludente, con nomi poco conosciuti, in parte proveniente dal mondo amatoriale. Gli ospiti d'onore a Helsinki sono gli scrittori Nalo Hopkinson, Walter Jon Williams, lo scrittore svedese John-Henri Holmberg, la scrittrice finlandese Johanna Sinisalo, e l'artista francese Claire Wendling. Tutto qui?

Ebbene, no. Il fatto è che la convention è piena di autori e artisti di ogni livello, che tengono interventi, sessioni di autografi, kaffeeklatsch. A Helsinki ci sono George R.R. Martin, Robert Silverberg, Charles Stross, Elizabeth Bear, Joe Haldeman, Ken Liu e decine d'altri: scorrete la lista.

Noi saremo a Helsinki da domani, posteremo qualche news sparsa e magari qualche video, cercando di rendervi partecipi a distanza per quanto possibile.

Restate collegati!