Il suo The War- il pianeta delle scimmie uscirà da noi il 13 luglio, ma per il regista Matt Reeves rappresenta l'inizio di un giro del mondo promozionale per questo terzo capitolo della saga prequel dei film di culto iniziati nel lontano 1968, prima di passare a un'altra saga estremamente ambiziosa.

Perché Reeves è ormai noto ovunque come il prossimo regista di The Batman, ovvero l'assolo del Cavaliero Oscuro con il volto di Ben Affleck visto in Batman v Superman Dawn of Justice.

Ovviamente il regista non ha voluto dare indizi sulla trama vera e propria, ma ha dimostrato di avere le idee chiare sul tono e la direzione che vuole dare alla sua versione di Batman.

Il lato umano

Il regista esprime il desiderio di riuscire a raccontare una storia carica di emozioni, perché vede un parallelo tra Bruce Wayne e Caesar, entrambi sono personaggi danneggiati che si aggrappano all'idea di fare la cosa giusta in un mondo imperfetto. Un mondo pieno della corruzione che è caratteristica degli esseri umani.

Non solo Batman non è dotato di superpoteri, ma è un essere umano tormentato dal suo passato che cerca di trovare il suo posto in un mondo che ha condizionato la sua vita, vorrebbe trovare una sorta di impossibile riconciliazione. È un personaggio umano molto potente.

Le fonti di ispirazione

Reeves cita due nomi di culto: il primo è Alfred Hitchcock, il quale era in grado di far immergere lo spettatore nel punto di vista del protagonista, far loro provare empatia nei suoi confronti, e è questo che lui desidera, che provino ciò che prova lui.

L'altro è Christopher Nolan, il quale con la sua trilogia era stato in grado di prendere sul serio il genere.

Le major, ritiene il regista, si stanno concentrando su un unico modo di vedere i supereroi, mentre esiste il potenziale per fare molto di più, per avere una forte risonanza emotiva.

E conclude dicendo che si nascondono temi molto adulti sotto quella patina del genere fantastico, ed è questo che vuole esplorare.

Il genere

Tornando sul modello creato da Hitchcock, il suo piano è di rendere The Batman una sorta di detective noir, in cui l'indagine e il protagonista sono entrambi al centro degli eventi, mentre l'azione pura viene messa in secondo piano.

La vera sfida sarà entrare nella testa e nel cuore del personaggio mentre segue una storia che porta con sè dei risvolti personali.

Il progetto

Il regista dichiara di avere un'idea per un arco narrativo, ma che per prima cosa deve realizzare un film fondamentalmente autoconclusivo, ma che apra le porte a qualcosa di più ampio.

L'esempio arriva proprio dalla saga prequel del Pianeta delle scimmie: in origine non c'era un arco narrativo pianificato. Quando lui è salito a bordo gli sono state fatte delle proposte sulle direzioni da prendere, ma la realtà è che ha costruito una serie di storie collegate tra loro, ed è questo il suo piano

 Prima devi scrivere una singola storia che sia davvero vitale.

The Batman non ha ancora una data precisa di uscita oltre un generico 2019, ma voi che ne dite, Matt Reeves ha le idee chiare sul futuro del Cavaliere Oscuro?