Poco tempo fa avevamo riportato la notizia dello spostamento della nuova serie Star Trek Discovery da gennaio a maggio 2017, ma ieri sera Variety ha riportato un altro cambio improvviso nella produzione.
Bryan Fuller, showrunner nonché ideatore del concept e sviluppo della nuova serie che vuole essere parte integrante del canone, ha lasciato il ruolo di capofila della serie.
Variety riporta come già in precedenza ci fossero stati dei disaccordi tra Fuller e la CBS per via dello stato dei lavori e del prolungamento dei tempi nella realizzazione degli script.
Come sappiamo, Fuller è contemporaneamente al lavoro anche su American Gods per Starz, ma a questo si aggiunge anche Amazing Stories per la NBC, serie di cui si era parlato qualche anno fa ma di cui si erano perse apparentemente le tracce.

Variety sottolinea come il distacco sia stato amichevole: al suo posto ora sono stati chiamati Gretchen Berg e Aaron Harberts, collaboratori di lunga data dello sceneggiatore, mentre Fuller continuerà a seguire lo sviluppo narrativo della serie.
A loro si aggiunge Akiva Goldsman come consulente creativo. Goldsman, vincitore del premio oscar per A Beautiful Mind, è stato precedentemente al lavoro su Fringe e sulla sceneggiatura del prossimo film basato su La torre oscura di Stephen King.
Ai nuovi arrivati ora tocca il compito più arduo: trovare la protagonista ancora mancante, la tenente comandante con alcuni limiti, che ci poterà a scoprire la galassia di Star Trek venti anni prima della serie classica e dopo un incidente misterioso appena accennato nella serie con Kirk come comandante, ma che ha avuto conseguenze enormi.
Star Trek Discovery dovrebbe arrivare, se questi cambiamenti non causeranno altri ritardi, nel maggio del 2017 anche da noi su Netflix. Vi terremo naturalmente aggiornati sul futuro della saga.
4 commenti
Aggiungi un commentoCattivo segno.... questi avvicendamenti in genere fanno male alle serie.
Non c'è pace tra le stelle...
Se è vero che Fuller era già pieno di impegni e questo l’ha confermato egli stesso, allora è un bene che non sia più lo showrunner della serie.
Allo sviluppo della serie ci si deve dedicare al cento e uno per cento. Quindi servono energie dedicate esclusivamente a Discovery.
Inoltre e questo era un mio personale timore, non vedevo sinceramente di buon occhio Fuller. Perché aveva lavorato già a Star Trek e sono sempre dell’opinione che per un nuovo Star Trek ci vogliono nuove menti. In particolare al comando.
Non e un buon segno ,d'accordo sul fatto che se aveva troppo impegni meglio che abbia lasciato , ma ora chi lo sostituirà dovrà o ricominciare da capo o continuare sulla strada intrapresa da Fuller, non e neanche un buon segno che non abbiano ancora trovato la protagonista .
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