Per il duo Joseph Mallozzi e Paul Mullie, Dark Matter è l'occasione per prendersi una rivincita dopo la caduta della molto ambiziosa Stargate Universe.

Ma i piani per creare questo nuovo viaggio spaziale carico di misteri sono cominciati molto prima, come ha spiegato Mallozzi a Den of Geek:

"Dark Matter era in fase di sviluppo fin dai tempi di Stargate Atlantis e io ero ormai conscio che l'unico materiale in grado di avere valore per gli executive televisivi è quello con delle basi pre-esistenti, che aveva già dimostrato di avere valore."

Da qui il seme dell'idea. "Sapevo anche che i fumetti stavano vivendo un periodo di rinascita, per cui abbiamo deciso di non seguire i canali tradizionali, ma di creare prima il fumetto, che si è dimostrato un ottimo strumento visuale di vendita."

La serie ha uno spunto iniziale intrigante: sei membri di una spedizione spaziale si svegliano dall'ipersonno senza memoria alcuna di chi siano e quale sia la loro missione. Ma dietro c'è molto di più.

"Abbiamo già stabilito una struttura narrativa lunga cinque stagioni. Quello che credo gli spettatori ameranno sarà il fatto che getteremo indizi e colpi di scena sui personaggi, che avranno il loro pay-off verso la fine della prima stagione, o anche dopo."

Ma c'è un'altra cosa che lo sceneggiatore ha imparato (a sue spese potremmo dire): "Ci sarà un pay-off già alla fine della prima stagione. Uno di loro è responsabile di aver cancellato le memorie e lo scopriremo nel finale."

Non solo. "Avremo delle risposte. Nell'episodio 12 ci sarà una rivelazione nello stile del Sesto senso, cioè del tipo che quando viene svelato il segreto ti ritrovi a dire oh, cavolo, giusto. E dà soddisfazioni, diverte il pubblico e regala una maratona di sei ore e mezza di un grande telefilm."

Dark Matter è però molto di più di una storia claustrofobica.

"Scopriremo un galassia in cui esistono non le multinazionali, ma le multiplanetarie: le grandi società si sono appropriate di interi pianeti che usano per sfruttare le risorse presenti. Sono loro i giocatori principali nello spazio colonizzato."

Paul Mullie aggiunge "Ci sono circa una dozzina di società multiplanetarie e due poteri principali: la Galactic Authority, che funge da governo e polizia, ma che di fatto risponde alle grandi sorelle commerciali. Non siamo andati così lontani dalla realtà!"

I sei protagonisti si ritrovano immersi in questo clima politico, complicato dalla mancanza di memoria. "C'è molta manipolazione politica, molta corruzione, i nostri personaggi ci sono immersi fino al collo, ma si trovano sul lato sbagliato della strada. Questo è il momento in cui scopri il lato oscuro che si nasconde appena sotto la superfice scintillante, e che il futuro non è così felice ed evoluto come sembra."

Dark però non è la parola d'ordine sul set, anzi. "Ci piace scrivere usando lo humor. Il tema è cupo, ma i personaggi stessi portano con loro dell'umorismo: li rende umani, ti fa immedesimare e li fa sembrare furbi e divertenti, il che li renderà più simpatici al pubblico."

Dark matter promette anche molta azione, ma non è fine a se stessa. "Non combattono perché ci devono essere scene d'azione, è un momento rivelatorio dei personaggi. Per noi non è un telefilm basato sul plot, sull'azione o sugli effetti speciali, la sua forza sono i personaggi. E noi crediamo che sia questo che vogliono gli spettatori: vengono per gli effetti speciali ma rimangono per i personaggi, ed è questo che rende lunga la vita di una serie."

Inserendosi nel solco approfondito da Mad Max Fury Road, gli autori hanno voluto una donna come capo del team. "Abbiamo visto 250 attrici prima di scegliere Melissa O'Neill per il ruolo di Two (tutti i personaggi si chiamano solo con numeri). Lei è il leader di fatto del gruppo e da un lato deve essere dura, ma dall'altro non può non essere empatica e ha le sue debolezze. Vive in bilico sull'abisso e Melissa, che non ha alcuna esperienza televisiva (arriva dal teatro) ha un talento grezzo e incredibile, quando l'abbiamo vista al provino abbiamo capito di avere trovato la nostra nuova stella."

Il telefilm segna anche un ritorno da molto lontano: "Jodelle Ferland, che interpreta Five, in Stargate Atlantis era Harmony. Aveva dodici anni allora, adesso ne ha venti."

Dark Matter arriverà su Syfy il 12 giugno al seguito di Defiance, e ci aguriamo che come l'ex Sant Louis post-apocalittica, possa proseguire il suo viaggio negli anni a venire.

Vi lasciamo con il trailer, uno speciale e uno sneak peek.