Qualche giorno fa si era diffusa, chissà come, la notizia che Jay Lake era morto. Il suo profilo Facebook era già pieno di messaggi di condoglianze e di affetto quando la sua compagna, Lisa Costello, era intervenuta a smentire la voce. Purtroppo, l'annuncio era stato prematuro solo di un paio di giorni. Ieri 1 giugno, alle 5:45 ora della costa occidentale degli USA, Jay Lake se ne è andato.

Scrittore di fantascienza piuttosto noto in USA, autore di diversi romanzi e di molti racconti, era quasi sconosciuto in Italia, unica eccezione, a quanto ci risulta, il racconto Il lungo cammino verso casa uscito su Robot numero 69 l'anno scorso. Vivace, brillante, animatore delle feste alle convention e presentatore in varie occasioni del premio Hugo, nel 2008 Jay Lake era stato colpito da un tumore al colon. Sul suo blog, www.jlake.com, aveva raccontato la sua lotta contro la malattia quasi quotidianamente, lasciando una testimonianza umana straordinaria. Lottando sempre, fino all'ultimo. Dopo l'ultima operazione, a gennaio, la sua salute era rapidamente deteriorata.

Vincitore del Writers of the Future nel 2003 e del premio John Wood Campbell per il miglior autore esordiente nel 2004, Lake, figlio di un diplomatico, era nato nel 1964 a Taiwan e cresciuto in Nigeria. Tra le sue opere più note la trilogia Mainspring, a metà tra fantascienza e fantasy con una buona dose di steampunk.

Sulla sua lotta contro il cancro è stato girato un documentario, Lakeside, che dovrebbe essere pubblicato quest'anno.