Potrebbe sembrare la trama di un film, e probabilmente qualcuno ci sta già pensando, ma in questo caso sta succedendo davvero e soprattutto, sta succedendo adesso.
Tutto comincia con la Deep Knowledge Ventures, una società di investimenti specializzata in biotecnologie con sede a Hong Kong (trovate il link al sito ufficiale nelle Risorse in rete). La settimana scorsa la compagnia ha annunciato i nuovi nomi che comporranno il consiglio di amministrazione, solo che uno non si riferisce a una persona in carne e ossa, ma a una vera e propria Intelligenza Artificiale di nome V.I.T.A.L. ovvero Validating Investment Tools for Advancing Life Sciences (si direbbe che qualcuno volesse usare a ogni costo l'acronimo VITAL).
La decisione della DKV è un evento unico al mondo e Dmitry Kaminsky, uno dei soci anziani della compagnia, lo ha commentato così: "Le variabili coinvolte nel successo a lungo termine delle società biotecnologiche sono molte e complesse. Siamo stati attratti da un software che è in grado di automatizzare il processo investigativo per verificare le condizioni di un'azienda (la "Due Diligence") insieme all'uso di dati storici per scoprire trend non immediatamente ovvi nei sondaggi realizzati da persone in carne e ossa".
A sua volta, Andrew Garazha, analista senior della Aging Analytics, ovvero la società che ha creato VITAL, spiega: "Vista la mancanza di informazioni pubbliche sui fondi di investimento, dati come le proprietà intellettuale e i risultati dei trial clinici non sono sempre disponibili. Ma a dispetto di questo limite, il nostro team di programmatori, molti dei quali hanno un background in fisica teorica, è in grado di applicare la cosiddetta logica "Fuzzy" per identificare i probabili successi basandosi su un uso estensivo dei parametri coinvolti". E aggiunge: "Il nostro obiettivo è di creare un software in grado di prendere decisioni autonome sugli investimenti tramite aggiornamenti continui e iterativi".
La conclusione tanto di Garazha quanto della DKV è: "Gli esseri umani sono emotivi e soggettivi, possono commettere errori ma, a differenza delle macchine, possono prendere brillanti decisioni intuitive. Macchine come VITAL usano solo logica, ma l'unione dell'intuito umano con la logica di una AI crea un team perfetto. Il rischio di errori diventa minimo".
Non a caso la DKV ha già deciso di dare potere decisionale a VITAL nei voti del consiglio di amministrazione. Del resto, quali errori può mai commettere un'intelligenza artificiale?
8 commenti
Aggiungi un commentoNo, è una forma di deresponsabilizzazione colposa, una nuova versione per membri del consiglio di amministrazione di "e' colpa del comPIUter" (frase usatissima specialmente quando invece si tratta evidentemente di un problema che ha origine tra la tastiera e la sedia).
Questo perche un AI di quelle attuali fornisce possibili soluzioni sulla base di requisiti fissati da qualcuno e generalmente non ha consapevolezza del contesto generale (come del resto moltissimi top maGNAger, quelli che "per prima cosa licenziamo qualcuno per ridurre i costi e fare bella figura alla prossima riunione del consiglio di amministrazione".
Presupposto operativo: "mancanza di informazioni pubbliche sui fondi di investimento, dati come le proprietà intellettuale e risultati dei trial clinici non sempre disponibili"
Soluzione: "applicare la logica "Fuzzy" per identificare i probabili successi basandosi su un uso estensivo dei parametri coinvolti".
Significato nel mondo reale: "divinazione".
Conclusione: sono migliaia di anni che esistono persone che svolgono l'attività della divinazione; non c'azzeccano mai (al netto della letteratura fantastica), ma in compenso costano poco e ti propinano la soluzione ammantandola di mistero e fascino, in un ambiente dalle arcane sfumature mistiche; tutto molto intrigante.
I membri di un CdA hanno delle responsabilità legali che, ovviamente, non possono venir adossate a un software.
La notizia è palesemente una putt...ata per avere pubblicità "aggratis". Che poi il CdA oltre ai report a video o su carta voglia usare un software a piacere... contenti loro, chissenefrega.
Se faranno business, buon per loro, avranno dimostrato che quel sw è efficace.
Certo non che il sw può gestire un'azienda.
Dal lato: "se gli viene bene, ok, altrimenti caxxi loro...", mi stà pure bene, ma è questa spregiudicatezza (come le "manovre" borsistiche) che poi porta a problemi alle persone che lavorano, che rischiano di finire in mezzo alla strada, senza soldi; il CdA, tra stipendi colossali, benefit e bonus ha le spalle coperte, gli altri no...
Assolutamente d'accordo.
Che sia uno strumento per valutare determinate situazioni ci sta, che sia un membro del CDA è chiaramente caxxata.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID