Parliamo ancora di Doctor Who e dell'atteso, almeno per noi, The Time of the Doctor, l'episodio speciale che la BBC, come da tradizione, ha messo in onda durante le ultime festività, e che stavolta è stato un episodio un po' più speciale degli altri visto che vede l'uscita di scena di Matt Smith e l'esordio di Peter Capaldi (World War Z) come dodicesima incarnazione del Dottore. A parlarne è stato soprattutto Mark Gatiss, quarantasettenne di Sedgefield che alterna l'attività di attore (oltre che in Doctor Who si è visto in Being Human, Sherlock e Il Trono di Spade) a quella di autore e sceneggiatore televisivo per le serie sopra citate.

Gatiss ne ha parlato durante un tour promozionale che si è tenuto nei giorni scorsi in Brasile, partendo da The Day of the Doctor, l'episodio celebrativo del cinquantenario e che concludeva di fatto la settima stagione. In quell'episodio (e chi non l'ha visto salti questo paragrafo) il Dottore, aiutato dalle altre sue incarnazioni, dopo aver confinato Gallifrey, il pianeta di origine di tutti i Signori del Tempo, in un luogo al di fuori dell'universo, deciderà di recarsi sul pianeta Trenzalore dove, secondo la profezia del Silenzio, troverà la morte. Tutto ciò verrà raccontato nello speciale, che sostanzialmente aprirà l'ottava stagione.

Mark Gatiss in Doctor Who
Mark Gatiss in Doctor Who
Tralasciando la trama di The Time of the Doctor (e comunque chi la vuole conoscere la trova in rete), tra i fan si è discusso e si discute se il tema portante dell'ottava stagione della serie, quella di Capaldi, possa essere il ritrovamento di Gallifrey. Gatiss, pur senza sbilanciarsi troppo, ha comunque raccontato qualcosa: "Ogni volta che si torna dalle parti di Gallifrey, si tende a rendere i Signori del Tempo un po' troppo addomesticati. So che il motivo per cui Russell T. Davies (il produttore delle nuove stagioni prima dell'arrivo di Steven Moffat) si era accostato all'idea del Dottore come l'ultimo dei Time Lords era che mostrandoli troppo spesso si rischiava di farli diventare un po' come un gruppo di parlamentari, mentre evocandoli soltanto si dava l'idea di una forza incredibile e potente, e questa era molto più eccitante."

Tra l'altro Gatiss scriverà sicuramente due episodi dell'ottava stagione, e a questo proposito gli è stato chiesto se gli piacerebbe scrivere proprio una storia ambientata su Gallifrey: "Non so se vorrei farlo. Penso che il modo in cui i Time Lords sono stati rappresentati in The End of Time e in The Day of the Doctor sia stato emozionante, perché li abbiamo visti in crisi e in cerca di vari modi per salvarsi. Ma suppongo che se il Dottore dovesse mai ritrovare Gallifrey, allora potremmo saperne di più. Chissà..." Insomma, Gatiss ha detto e non detto, ma in quello che non ha detto ci sono indizi che potrebbero far pensare che la sorte di Gallifrey potrebbe effettivamente essere al centro dell'intera stagione, e farne un po' da filo conduttore.