Tratto dal romanzo (ovviamente omonimo) di Veronica Roth, Divergent è un film di fantascienza sia d'azione che un po' sociologico ambientato in una società futura dove le persone sono suddivise in fazioni in base alle loro personalità.
La regia è di Neil Burger (The Illusionist) e la produzione della Summit Entertainment. Data di uscita fissata per il giorno 21 marzo del 2014.
La protagonista è una donna, Shailene Woodley (The Descendants/Paradiso Amaro come figlia di George Clooney e The secret life of the American Teenager) che dovrebbe avere come tratto principale proprio il carattere. Con lei Theo James (finora apparso in serie televisive come Bedlam e Golden Boy). Completano il cast le presenze di Kate Winslet, Ashely Judd, Zoe Cravitz.
Il romanzo di origine è il primo di una trilogia ed è stato paragonato a The Hunger Games per tematiche e pubblico di riferimento.
La sinossi del film: in una Chigago del futuro dove le persone sono divise in fazioni distinte in base alla loro personalità, in modo da dare una stabilità maggiore alla società, la giovane Tris Prior viene avvisata del fatto che lei è una divergente, non in grado di entrare in nessuno dei gruppi prestabiliti. Quando scopre un progetto segreto che mira all'eliminazione di tutti i divergenti, deve non solo scoprire che cosa voglia dire davvero essere una divergente, ma anche rendersi conto di cosa li rende così pericolosi.
Ecco il trailer:
2 commenti
Aggiungi un commentoDa Hunger Games a questo Divergent ci vedo un filo comune:
A. I' Brutti semplicemente non esistono;
B. Se sei sopra i '40 o sei grammo o semplicemente non esisti (forse si diventa brutti e ci si riporta al punto sopra);
Peggio della Fuga di Logan che non andavi oltre i 30 anni...
Va bene che il futuro è dei giovani, ma qui ci siamo persi una generazione...
La cosa più sorprendente in queste operazioni è la seguente. Quella cioè che possono venire riproposte opere senza la minima traccia di originalità (quando addirittura non scopiazzate da altre opere), senza la minima preoccupazione. Ma non solo, nessuno se ne cura, né chi le fa, né chi ne usufruisce.
Prendiamo questo filmetto, che a sua volta è tratto da un libro. Si parla di un futuro utopico (ma che presto sarà distopico), dove gli umani (quelli che ci è dato vedere) sono divisi in 5 fazioni, a seconda dei compiti che svolgono, con tanto di colori diversi. Una roba vista e rivista, no? Penso si faccia così anche all’asilo, per dire. Poi c’è la giovane ribelle e superdotata, le prove per essere ammessa alla fazione, l’amorino con il leader, la ribellione, gli scontri, la vittoria, ma per un soffio, insomma una botta di robe viste e riviste. Chi l’ha scritto, non ha trovato nessun editore (o lui stesso, lei stessa anzi) che abbia detto: “Ma guarda che ste cose sono state già scritte decine di volte, è sempre quella…” niente. Chi ha fatto il film, poveraccio, si è detto, sfruttiamo l’inspiegabile successo del libro, e chi se ne frega. Il pubblico di riferimento, per libro e film, è il mondo dei teenager. Costoro, poveracci, per oggettivo limite di età, non hanno esperienza o conoscenza delle migliaia di tonnellate di film e libri dove abbiamo già visto tutto quanto propinato da Divergent (film o libro). Ma anche loro, in fondo, se ne sbattono le palle. Non gliene frega niente di approfondire la questione, prima di vedere il film o leggere il libro. E’ un discorso che riguarda i vecchi, o loro quando lo saranno. Ok, sarebbe da dire, ma così non stiamo un po’ “fregando” sti ragazzi? Gli passiamo come chissà quale figata la solita sbobba…Ma in fondo, è la sbobba che vogliono. Questo film, ad esempio, è finalizzato alle minorenni. Che infatti lo hanno trovato una figata, bellissimo, a un passo dal capolavoro. Perché poi, poverine, mica è colpa loro se sono a un punto della vita dove hanno visto 50-100 film (in tutta la vita!), e speriamo che i libri non siano oggetti misteriosi. Anche i minorenni maschi hanno gradito, ma meno, perché sia mai che apprezzino troppo un prodotto per le femmine…Che età terribile!
Ok, al di là del discutibile pistolotto di cui sopra, il film è ricco di banalità e clichè, ma è fatto bene, scorre liscio come l’olio, due ore e rotti che volano, diverte il giusto, ha il giusto numero di stronzate, ma senza esagerare, ha gli attori giusti, etc…i temi busati e abusati sono comunque universali, e hanno sempre il loro appeal. Per tutto quanto ciò, io elargisco benevolmente un mio 6.
Non è poi neanche costato uno sproposito (relativamente); ha incassato bene ed è stato un bel successo, tanto che come per il libro, ne è stato già fatto un seguito, anche perché il finale è astutamente piuttosto aperto.
Unica nota finale, la gnocchetta amica della protagonista è niente meno che la figlia del grande Lenny Kravitz, ma guarda un po’ come passa il tempo.
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