Sembrava tutto pronto, regia, produzione e attori parlavano entusiasticamente dei loro progetti per il ritorno dei Predator e per l'ancora  più atteso ritorno in scena del Terminator unico e solo, ovvero Arnold Schwarzenegger.

Predators dispersi

Per cominciare, il regista Robert Rodriguez che con Predators ha riportato nelle sale gli alieni rasta che avevano affrontato Schwarzy e Danny Glover, riuscendo anche a riportarli ai fasti originali dopo i due poco riusciti Alien vs Predator, subito dopo l'uscita del film nel 2010 aveva dichiarato entusiasticamente che si stava già parlando di un nuovo capitolo, malgrado il film in sé si fosse comportato solo dignitosamente al botteghino: 40 milioni di budget, 127 di incasso mondiale.

Non brutto, ma nemmeno da far gridare al miracolo.

Ma il termpo passa e arriviamo alla fine del 2012 senza alcuna notizia; almeno fino al momento in cui il sito Shock Till You Drop intervista Rodriguez durante il Fantastic Fest in quel di Austin (Texas) sullo stato dei lavori relativi al prequel di Sin City e Predators.

Purtroppo, si scopre che i recenti scossoni ai livelli alti della Fox, con il boss Tim Rothman che ha deciso di lasciare la poltrona di CEO, ha mandato all'aria qualsiasi piano di mettere in moto la produzione del sequel: "Si, ci stavamo pensando, ma non so cosa succederà, devo parlare con loro. Hanno appena avuto un cambio di regime laggiù, vedremo cosa succederà."

Se può esservi di consolazione, il prequel di Sin City, A Dame To Kill For, prosegue la sua corsa.

Terminator terminato

Ma è la dichiarazione del "Terminator" per eccellenza, l'ex governatore della California, che ha davvero raffreddato gli animi: "Credo che la produttrice Megan Ellison sia proprietaria dei diritti cinematografici fino a Terminator 16, o qualcosa del genere. Hanno detto di aver provato a mettere insieme una sceneggiatura, ma io non ho visto niente. Non c'è niente di concreto, non ci sono piani."

Risultato finale, due saghe di fantascienza finiscono nel congelatore, in attesa che qualcuno le rianimi, magari con l'ennesimo reboot.