Il 17 maggio 2013 è ancora lontano, eppure le riprese del sequel made in JJ Abrams di Star Trek, che per il momento non ha ancora un titolo ufficiale, sono terminate la settimana scorsa ed è ora iniziato il lungo processo della post-produzione.

Simon Pegg, ovvero il nuovo volto di Scotty, ha raccontato cosa aspettarsi da questo seguito e soprattutto, ci ha tenuto a smentire le assidue voci sull'antagonista dell'equipaggio della nuova Enterprise.

Per cominciare ha raccontato la differenza fondamentale tra il primo e il secondo episodio:

"Questa volta abbiamo avuto il vantaggio di partire a tutta velocità, mentre nel primo film avevamo bisogno di tempo per presentare i personaggi (o per meglio dire le loro varianti rispetto alla serie originale), ma ora abbiamo un gruppo completamente stabilito che possiamo far agire fin dall'inizio."

Ovviamente, questo li porta a inoltrarsi in un territorio tutto nuovo:

"Questo ovviamente alza le aspettative e l'equipaggio ha molte più cose da fare. E' una sorta di sfida, riuscire a fare di meglio rispetto al primo capitolo. Anche Scotty è in scena fin dall'inizio, mentre nel film precedente era l'ultimo a comparire."

Pegg ha poi parole di elogio per il suo collega inglese Benedict Cumberbatch, ma ho sottolineato l'aspetto più importante del personaggio: "Non è Kahn. Le voci al riguardo sono solo un mito. Lo dicono tutti, ma non è così."

Ma non è nemmeno parte del usuale piano made in JJ Abrams per depistare i fans:

"No, i giornalisti vogliono solo lo scoop a ogni costo, fanno di tutto pur di essere i primi a dare una notizia in esclusiva."

Ovviamente non puo entrare nel dettaglio, ma ci tiene a precisare che "Non è il solito alieno di cattivo umore, è molto interessante, è una specie di...cosa" per poi limitarsi a sorridere.

Ovviamente non può aggiungere altro ma il suo punto di vista sugli spoiler è significativo: "rovinano i film. vengono mascherati da mascherati da interesse per la storia, ma rappresentano solo impazienza e la tendenza a essere invasivi."

Anche se, dopo una dichiarazione del genere, l'unico risultato possibile sarà un reiterato interesse della rete sull'identità del misterioso antagonista interpretato da Cumbertach.

E questa si, sembra un'abile mossa per tenere alta l'attenzione.