Facciamo adesso un bilancio su Odissea Fantascienza. Considerando che è l’unica collana in libreria
dedicata alla fantascienza che esce regolarmente, qual è il suo stato di salute?

Eccellente. Almeno se parliamo di entusiasmo con cui viene fatta, di apprezzamenti da parte dei lettori, di qualità dei titoli pubblicati - almeno secondo il mio parere. Come avrai notato nell’elenco manca l’aspetto delle vendite. Che purtroppo sono costantemente in calo. Noi di Delos Books siamo appassionati di fantascienza, e riteniamo quasi un nostro dovere pubblicare una collana di fantascienza. Se così non fosse, non sono certo che la collana sarebbe confermata anno dopo anno. Comunque, tra questo e il prossimo anno faremo qualche esperimento e qualche tentativo di nuove strade per vedere se si smuove qualcosa.

La collana è stata fin dalla sua nascita curata da Gianfranco Viviani, che bilancio ti senti di fare del suo lavoro?

Utilizzo di nuovo lo stesso aggettivo di prima: eccellente. Ha saputo fare una collana nella quale si alternavano fantascienza moderna e fantascienza classica, grandi maestri e nuove leve, capolavori del passato e del presente. E diversi ottimi autori italiani. Spero di riuscire a stare nel suo solco, anche se, ovviamente, spesso i miei gusti e le mie idee sono diverse dalle sue. È giusto così, solo non vorrei che avesse così spesso ragione lui!  

La tua curatela inizia con il ritorno alla narrativa di un Maestro della science fiction italiana: Vittorio Curtoni. Bianco su nero, infatti, è il titolo della sua antologia. Cosa ti ha intrigato di questo nuovo lavoro del Vic nazionale?

È la quarta antologia personale di Vittorio, e rappresenta davvero il suo ritorno alla vita dopo i problemi di salute di cui tutti sappiamo. Sono quasi tutti racconti nuovi, e spaziano da suo classico umorismo caciarone alla riflessione umana più toccante. Ogni racconto è una una vera e propria esperienza, secondo me. Bianco su nero in particolare è un racconto intensissimo, forse uno dei migliori in assoluto della sua carriera. Pubblicare un’antologia di autore italiano in libreria, diciamocelo, è qualcosa di più di un azzardo. Ma con Vic è quasi d’obbligo uscire dagli schemi, e comunque siamo orgogliosi, comunque vada, di aver pubblicato questo volume.

Un curatore deve sicuramente far affidamento sui suoi gusti personali, ma non può non tener conto anche del mercato editoriale. Quali autori italiani e stranieri ti piacerebbe pubblicare come nuovo curatore di Odissea Fantascienza, e parlo dei tuoi gusti personali, e quali invece pensi potrebbero essere adatti al mercato italiano?

Devo dire, intanto, che oltre che sui miei gusti personali faccio affidamento anche sui consigli di Salvatore Proietti, che continua a firmare le introduzione (ma anche a suggerire titoli) e Francesco Lato, che cura l’editing dei volumi. E ovviamente ogni tanto chiedo consiglio a Viviani. Riconosciuti i debiti, devo anche sottolineare che i miei gusti personali verranno a galla abbastanza spesso. Chiang, Di Filippo, Doctorow per esempio sono tra i miei autori preferiti in assoluto, e sono tutti già in calendario.