Sul fatto che fosse destinata ad arrivare una nuova versione di Blade Runner non si può certo essere sorpresi, in fondo era inevitabile, in un epoca in cui gli anni ottanta vengono tutti rimessi a lucido per il ventunesimo secolo. Meno prevedibile, però, era la notizia che a dirigerla sarebbe stato lo stesso regista della prima versione.
Ed ecco infatti arrivare la notizia direttamente da Deadine: Ridley Scott ha firmato con la Alcon Entertainment per produrre e dirigere una nuova versione di Blade Runner.
Periodo di ritorno alle origini per il regista inglese che era già tornato sul luogo del delitto con Prometheus, che in origine doveva essere il prequel di Alien, salvo poi diventare qualcosa di molto più ampio.
Ora, è il turno di un altro suo film di culto, che vedrà una nuova vita nelle colonie extramondo del ventunesimo secolo.
Ovviamente, tutto tace sulla forma che avrà questo nuovo Blade Runner: un prequel, un sequel, un remake, un reboot?
Non si sa, non c'è ancora uno sceneggiatore al lavoro, chissà che Scott non chieda di nuovo aiuto a Damon Lindelof, come accaduto con Prometheus.
Verrà richiamato Harrison Ford, magari con annesso figlio adolescente che segue le sue orme di cacciatore di cloni?
Sarà più vicino all'originale Gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick?
Sarà in 3D, come Prometheus?
Ma soprattutto, ce n'era bisogno?
A queste e a tutte le altre domande, avremo risposta nei prossimi mesi, ma una cosa è certa: Ridley Scott dirigerà Blade Runner.
Che dite, è una buona scelta?
107 commenti
Aggiungi un commentoIl contesto storico era una semplice cornice sia per il Gladiatore che per le Crociate. Scott non ha mai avuto alcuna pretesa di rigore storico.
Tornando alla Fantascienza, non vedo l'ora di seguire questo nuovo capitolo di Blade Runner. Sono molto curioso, così come mi ha colpito, se fosse confermata, la sceneggiatura di Prometheus, che si discosta molto dall'idea originaria di un prequel di Alien. Forse si seguirà questa strada, discostandosi da quanto visto in Blade Runner e cercando di dare una visione d'insieme del mondo in cui sono stati creati gli androidi.
Non vedo cosa ci sia di male nella "fanta-storia" nel cinema c'è sempre stata e continua ad esserci, vedi Bastardi senza gloria.
non ci posso credere che qualcuno ancora oggi faccia le pulci all'attendibilità stoirca del Gladiatore, in genere per denigrarlo, e sì che la discussione ormai è deragliata. Il Gladiatore è grande cinema spettacolare, tanto basta, l'energia che ci mette Scott è fenomenale. E sì, a proposito, l'approccio è chiaramente fantascientifico, basti vedere la città, l'uso dei digitale, i costumi. Le Crociate è un altro filmone, solo è meno cazzao del Gladiatore, quindi ha avuto meno successo. Ma basta confrontarlo con Robin Hood per capire da quale lato pende la bilancia del cinema.
Solo nei film? Vogliamo parlare dei romanzetti sfornati a ciclo continuo che nella quarta di copertina riportano "Romanzo storico" quando dovrebbero essere invece "romanzi di ispirazione storica"?
"Romanzo storico" è un genere di narrativa, HappyCactus.
Non si vede perché dovrebbe cambiare nome: il fatto che non sia un saggio di storia è già insito nella parola "romanzo".
S*
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