Ormai ci siamo. Il prossimo 27 ottobre debutterà ufficialmente in diversi paesi il nuovo film di Andrew Niccol, autore e regista neozelandese elegante e raffinato, che tutti gli appassionati di fantascienza ancora ringraziano per aver regalato quel piccolo gioiello che risponde al nome di Gattaca - La porta dell'universo. È dal 2005, dai tempi del caustico Lord of War, che Niccol manca dagli schermi; ora l'attesa è terminata visto l'arrivo del suo attesissimo ritorno alla fantascienza con In Time, che racconta ancora dei problemi dell'umanità alle prese con un futuro difficile. Alla fine del ventunesimo secolo gli esseri umani hanno conquistato l'immortalità: a venticinque anni si smette di morire. Ma la cosa non è indolore, perché l'immortalità costa cara; il tempo è diventato la nuova unità di misura con cui si comprano e vendono i beni, ognuno porta sul braccio un contatore di tempo che deve essere continuamente alimentato, e quando il tempo scade si muore. Il giovane Will incapperà in una grossa somma di tempo che gli permette di diventare miliardario, ma anche di scoprire i lati deboli e disumani del sistema. Insieme all'ereditiera Sylvia prima cercherà di fuggire, poi proverà a ribellarsi e a cambiare le cose.
Il film ha avuto una gestazione difficoltosa cambiando diversi titoli, da Im.mortal a Now al definitivo In Time. Ma la storia, scritta come sempre dallo stesso Niccol, è intensa e cerca di andare oltre la superficie per esplorare la variabilità dei rapporti umani, e come essi si evolvono sotto la spinta del cambiamento tecnologico. Cioé quello che la buona fantascienza dovrebbe sempre fare. Il cast fa perno sul protagonista principale, la popstar Justin Timberlake (Alpha Dog, Southland Tales, The Social Network), ormai sempre più calato nel ruolo di attore da blockbuster. Con lui Amanda Seyfried (Il corpo di Jennifer, Dear John), Alex Pettyfer (Sono il numero quattro), Olivia Wilde (Tron 2, Cowboy & Aliens), Cillian Murphy (28 giorni dopo, Sunshine, Inception), Matt Bomer (Tru calling, Chuck, White Collar), Elena Satin (Smallville), Johnny Galecki (The Big Bang Theory). Non resta che guardare il trailer, oltre quattro succosi minuti che lasciano intravedere una storia cupa e difficile, come è nello stile di Niccol.
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Alberto Priora, 19/09/2011
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Secondo il regista Andrew Niccol, entrambi i film sono di fantascienza "sociale". E anche il protagonista Justin...
Maurizio Del Santo, 9/09/2011
4 commenti
Aggiungi un commentoIl film mi intriga ma c'è qualcosa di sbagliato in questa trama; l'umanità è potenzialmente immortale, ma una vita a tempo indeterminato è una prospettiva solo delle classi ricche... cambiando tempo con denaro l'autore sembra parlare più delle conseguenze del lavoro precario nella società che di immortalità... ben venga la discussione anche in chiave fantascientifica, ma ci vuole parecchia sospensione di credulità perchè un simile scenario risulti verosimile... dal trailer mi sembra di capire che ti inseriscono una sorta di "limitatore di velocità"... roba da rivoluzione... sbrogliando la trama mi sarebbe sembrato più credibile: la società è potenzialmente immortale ma solo le persone più ricche si possono permettere il siero dell'immortalità che è la sostanza più preziosa dell'universo che ormai costituisce la moneta corrente (quasi come in Dune ).
Film che dal trailer sembra ben fatto - anche se si sa che non i trailer non sono mai una garanzia.
Anche a me la trama suona in un certo senso "sbagliata", decisamente poco verosimile. Sembra quasi che Niccol abbia pensato: "ma quanto figo sarebbe un film in cui ognuno ha un orologio sul braccio con quanto tempo gli resta da vivere, e usi questo tempo come moneta?!", e ci abbia poi costruito un film attorno.
difficile parlare di verosimiglianza in una trama di sf: in ogni modo mi sembra che il presupposto sia assai intrigante e ricco di "sense of wonder". Qualche dubbio su Justin Timberlake ce l'ho...
In che senso? Una trama sf *richiede* la verosimiglianza, altrimenti non è fantascienza, è fantasy...
S*
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