Era il 1987 quando lo scrittore Ken Grimwood (che ci ha lasciato nel 2003), pubblicava il romanzo Replay, da noi uscito con il titolo Un'altra occasione per vivere, una storia che utilizzava i viaggi nel tempo per raccontare in realtà il viaggio del protagonista all'interno della sua vita per scoprire cosa aveva perduto e cosa sarebbe successo se avesse fatto scelte sbagliate.
Ora, ventiquattro anni dopo, il sito Vulture riporta che Robert Zemeckis è in trattative per realizzare la versione cinematografica, per la prima volta dai tempi di Cast Away con attori e ambientazioni reali. Esiste anche una sceneggiatura, scritta da Jason Smilovich (Lucky Number Slevin), che l'anno scorso aveva fatto il giro delle case di produzione, fino ad arrivare alla Warner Bros, dove originariamente doveva diventare un film diretto da Ben Affleck.
Anche se viene definita una storia a base di viaggi nel tempo, non aspettatevi la classica struttura narrativa a base di macchine e paradossi. Nel romanzo si racconta di Jeff Winston, giornalista di successo, ma con una vita insoddisfacente e un matrimonio in crisi, che il giorno del suo quarantesimo compleanno muore di infarto seduto alla sua scrivania. Questo è solo l'inizio della storia, perché subito dopo si risveglia nel 1969, al college, con tutti i ricordi della sua vita fino al giorno della sua morte. E decide così di fare tutte le scelte che non aveva fatto la prima volta. Ma il destino ritorna: raggiunto il quarantesimo anno della sua vita alternativa, muore di nuovo, per risvegliarsi dopo il college. Ogni volta Jeff decide di cambiare la sua vita e ogni volta muore, per rinascere sempre più vicino ai quaranta e alla sua morte definitiva.
Replay è una storia drammatica (e una delle vite alternative ha un risvolto terrificante) nonché una bella metafora dei dubbi che tutti si pongono e che non possono avere risposta. Il protagonista riesce invece ad avere tutte le risposte, ma non necessariamente gli piaceranno.
Non aspettatevi il film in tempi brevi. Nel caso Zemeckis confermi la sua intenzione di occuparsi del progetto, comunque ha altri tre film in cantiere prima di questo.
5 commenti
Aggiungi un commentocioè: la vita è una cosa meravigliosa + il giorno della marmotta. Proprio un déjà vu!
a dire il vero, "il giorno della marmotta" è del 1993, 6 anni dopo il romanzo, mentre in "La vita è una cosa meravigliosa", james stewart vede come sarebbe il mondo se lui non fosse esistito, non se avesse fatto scelte diverse.
ma è difficile farsi un'idea precisa senza leggere il romanzo. e poi l'idea può anche non piacere a prescindere.
La storia sembra interessante, peccato essermi perso il romanzo a suo tempo.
In effetti concordo con Lorusso: "La vita è una cosa meravigliosa" ha più a che fare con l'assenza delle azioni benefiche di una persona verso la sua comunità. Tema con forte risvolto morale religioso, molto sottolineato dall'ambientazione natalizia e dall'angelo inviato ad aiutare Stewart.
Certo che con una coda di tre film, questo rischiamo di non vederlo girare mai!
Una nota personale: Smilovich viene associato nell'articolo al film "Lucky Number Slevin", che in Italia è stato però distribuito come "Slevin - Patto criminale".
In presenza della versione italiana secondo me è preferibile indicare quella o almeno associarla al titolo originale, per comodità del lettore italiano.
Ottimo riassunto!
speriamo non sia la solita solfa. Tuttavia è bello che Zemeckis torni finalmente al live-action.
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