Quanti film del periodo '80- '90 mancano ancora da rifare nei modi più strani? Una delle ultime vittime designate è Essi vivono (They live, 1988) di John Carpenter, per il quale la Universal ha messo in cantiere quello che loro per primi non vogliono venga definito un remake. Vi spieghiamo a breve il perché.
Il regista confermato per il ritorno del mondo dominato dagli alieni è Matt Reeves, che aveva abilmente devastato New York in Cloverfield, il quale ripartirà dal racconto originale da cui aveva preso spunto Carpenter, ovvero Eight o'clock in the morning di Ray Nelson, anno 1963. Qui si racconta la storia di un uomo che si sveglia un mattino con una certezza: gli alieni circondano gli umani, controllando ogni loro mossa.
Siccome in questa versione non sono previsti gli occhiali (almeno per ora) come nel film precedente, la major non ci tiene a bollare questa nuova versione come un remake, ma solo come la base per il concept di Matt Reeves.
Il quale ha dichiarato a Deadline: "La vedo come un'opportunità di realizzare un film molto orientato a uno specifico punto di vista, un thriller psicologico fantascientifico che esplora l'incubo del protagonista".
Ovviamente, esattamente come in Cloverfield, "ci sarà una storia d'amore disperata al centro di tutto. Il punto di vista di Carpenter era più satirico, una metafora politica sul controllo delle persone. Io sono più interessato all'aspetto emotivo, l'incubo sperimentato con L'invasione degli ultracorpi o nei film di Roman Polanski".
Inevitabile la domanda su un eventuale seguito di Cloverfield: "Se riusciremo a trovare la storia giusta, lo faremo".
Nel frattempo, vi piace questo nuovo sguardo sul mondo di Essi vivono?
10 commenti
Aggiungi un commentoO occhiali 3d.
Mi chiedo, visto che questa faccenda degli alieni invasori continua ad interessare il pubblico (a me interessa), che senso avrebbe continuare a inventare nuove situazioni che verrebbero comunque sempre collegate a qualche film mostro sacro delle invasioni? tanto vale dare direttamente credito alle idee già esistenti.
La speranza è che di tanto in tanto tra uno "Skyline" e l'altro escano film come "District 9". Ecco perché sono moderatamente favorevole alla ripetizione di invasioni aliene: alle volte capita di vedere buonissimi film.
"Essi vivono" era una splendida critica all'idea di controllo, di manipolazione delle menti che la società moderna e ancor più quella attuale esercita nei confronti dell'individuo. Questo film ha una forza concettuale più intensa rispetto agli zombie di Romero.
Sul nuovo film vado controcorrente. Il regista non è uno sprovveduto. La decisione di ripiegare sull'individuo, sulle sue paranoie (almeno così mi è sembrato di capire) può essere uno spunto di riflessione altrettanto valido e interessante da cui ripartire.
etteparéva! e magari lui è un po' nerd e lei è una gran gnocca e inizialmente lui non ha speranza, ma poi i pericoli li fanno avvicinare? sí, tutto molto originale....
Eh già, non chiamiamolo remake: evitiamo in partenza qualsiasi confronto col film di Carpenter. Poi la storia d'amore disperata al centro di tutto, come in Cloverfield... yaaaawn!
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