La Guida Galattica per gli Autostoppisti è un altro dei miei “rompighiaccio”, uno dei romanzi da “incolpare” per quello che sono adesso.  Douglas Adams ha giocato con tutto e di più, con gli stilemi della fantascienza classica, con i tutti i paradossi possibili delle scienza, per costruire un affresco che, parodiando dall'interno, è un immenso atto d'amore per la fantascienza.   Andrea Bernagozzi - Un’opera diventa un classico quando ci parla dell’epoca in cui è stata

scritta e allo stesso tempo anche della nostra: una versione letteraria del principio di complementarietà della meccanica quantistica, secondo il quale una particella è allo stesso tempo anche un’onda e viceversa. Sfogliando un immaginario quotidiano dall’attualità in prima pagina agli spettacoli nelle pagine interne, ecco tre classici della letteratura di fantascienza che ci aiutano a interpretare il nostro presente.

La Luna è una severa maestra (1966), Robert A. Heinlein: perché rivolte e rivoluzioni avvenivano anche prima di Twitter e Facebook, ma avere dalla propria parte un computer come Mike aiuta. Premio Hugo 1967, è il romanzo di fantascienza più citato dagli economisti: "There ain't no such thing as a free lunch"!

L’isola misteriosa (1874), Jules Verne: un gruppo di statunitensi precipita su un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico. I naufraghi scoprono che ci sono Altri sull’isola, di cui ignorano le intenzioni. Forse potranno tornare a casa con un sottomarino. JJ Abrams se ci sei batti un colpo.

Cristalli sognanti (1950), Theodore Sturgeon: perché siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni e il libro ci ricorda, prima di Inception e L'arte del sogno, che la responsabilità di non trasformarli in incubi è solo nostra. Premio Retro-Hugo 2001.