Dopo vari anni di silenzio Richard Matheson torna alla narrativa fantastica con il romanzo Altri regni (Other Kingdoms, 2011), confermando in pieno le sue capacità di narratore e aggiungendo in questo caso una leggera vena di autoironia, in una sorta di gioco di scrittura che irride se stessa, senza peraltro rinunciare ad ammaliare il lettore con una storia sospesa tra il fantastico e l'horror, e che affonda le sue radici nel romanzo gotico inglese.

L’autore racconta la vicenda, o quanto meno la fa raccontare dal protagonista, Alexander White. È uno scrittore e firma i suoi lavori con lo pseudonimo Arthur Blake. Il suo racconto prende l’avvio quando, diciottenne (siamo nel 1918), si arruola e partecipa alla Grande Guerra. In Francia nella trincea fa amicizia con un soldato inglese proveniente da Gatford in Inghilterra. Alla morte di quest’ultimo e finita per lui la guerra, decide di recarsi nel paese dell’amico. Il piccolo paesino di Gatford sembra un luogo fatto apposta per dimenticare le brutture della guerra, anche se gli vengono raccontate leggende sui vicini boschi, i quali sarebbero abitati da fate. Gli abitanti del luogo lo avvertono di non lasciare mai la strada principale al fine di non fare brutti incontri. Arthur conoscerà la rossa Magda Variel, che in paese si mormora sia una strega e del resto lei non ha problemi a confessargli di essere davvero una strega. Fra i due inizia una relazione, poi Alex incontra Ruthana, una bella fata, e allora tutto si complica maledettamente.

Un brano dal testo. Non fu la stanchezza, ma un'improvvisa mancanza di energie. Chissà come riuscii a capire la differenza. La sensazione di stanchezza della notte prima non era stata repentina. Era giunta a poco a poco. Questa invece fu rapida. In un attimo mi ritrovai del tutto privo di forze. Quasi stordito dalla debolezza. Qualcuno mi stava toccando? O mi stava scuotendo? Avvertivo la presenza di qualcuno accanto a me. O di qualcosa. Mi osservava. Cominciai a vedere - o lo immaginai solo - sagome di ombre spaventose sul muro. Mostri di tutte le varietà. Creature informi. Insetti giganti. Cercai di battere le mani o di fischiare, ma non ero in grado di chiamare a raccolta le energie per fare nessuna delle due cose. Rimasi lì inerte 'come un nodo su un tronco', come era solita dire mia madre. Perché mi era venuto in mente quel modo di dire? Ruthana!, urlò la mia mente, ti prego, smettila. Non smise. Anzi, peggiorò. Adesso non ero più un nodo su un tronco. Ero un tronco che pesava una tonnellata, e soltanto gli occhi erano rimasti attivi... e il cervello terrorizzato. Ombre sul muro. Ombre orribili. Ombre minacciose. Ombre terrificanti. Poi cominciarono di nuovo le voci. Un coro di voci. Voci stridule, laceranti, una specie di grottesco canto gregoriano. Poi il buon senso - anche se in quel momento ne avevo ben poco, di senso - ebbe il sopravvento e capii di essere di nuovo sotto assedio telepatico. Ruthana, la supplicai, basta! Ma invece di smettere, avvenne qualcosa di ancor più orrendo.

L’autore. Nato nel New Jersey nel 1926, Richard Matheson ha forgiato il gusto e le caratteristiche del fantastico contemporaneo, influenzando profondamente altri linguaggi, dal cinema ai fumetti ai videogiochi. Ha scritto alcuni degli episodi più memorabili di Ai confini della realtà, e diverse sue opere sono state adattate per il grande schermo, tra cui Tre millimetri al giorno e Io sono leggenda, che ha ispirato tre film, di cui l'ultima versione (del 2008), dal titolo omonimo, è stata diretta da Francis Lawrence, con protagonista Will Smith. Richard Matheson ha vinto numerosissimi premi, tra cui l'Edgar Allan Poe e un Bram Stoker alla carriera. Fanucci Editore ha pubblicato anche Incubo a seimila metri, Duel e altri racconti, Ricatto mortale, Io sono Helen Driscoll, La casa d'inferno, Tre ore di pura follia e The Box e altri racconti, che ha ispirato la pellicola del regista Richard Kelly.

La quarta di copertina. Alexander White è il protagonista di un'avventura che lo porterà dalle atrocità della Grande Guerra fino a un mondo impossibile del quale diventerà a poco a poco, e suo malgrado, una parte integrante. Vivrà in prima persona tutta la fascinosa bellezza e la crudele diversità dei suoi diciotto anni, prima con la razionalità e poi con l'abbandono al suo destino. Storia d'amore e di mistero, Altri regni è l'ennesima dimostrazione che dai tempi di Duel e di Io sono leggenda, Richard Matheson è ancora in grado di descrivere il fascino della paura e la forza dell'ignoto.

Richard Matheson, Altri regni (Other Kingdoms, 2011)

Traduzione Maurizio Nati

Fanucci Editore, collana Vintage, pagg. 291, euro 16,00