È da poco in libreria, pubblicato dalla Editrice Nord, il romanzo Sono il numero quattro (I am number four, 2010) firmato da Pittacus Lore, uno pseudonimo dietro al quale si celano gli autori Jobie Hughes e James Frey, quest’ultimo è il famoso autore di In un milione di piccoli pezzi (TEA, 2011). Il romanzo anticipa di pochi giorni l’uscita dell’omonimo film che sarà nelle sale italiane a partire dal 18 febbraio. Film prodotto da Michael Bay (Armageddon e Transformers), protagonista Alex Pettyfer e diretto da D.J. Caruso (Identità Violate e Disturbia).

Il romanzo è il primo della serie The Lorein Legacies. Previsti sei titoli, di cui conosciamo i primi due, I am Number Four (Sono il numero quattro) e The Power of Six (negli Usa uscirà a metà anno). Seguiranno gli altri quattro volumi.

La serie è dedicata a lettori young adult, ma sarà apprezzato anche da lettori adulti. Un romanzo di fantascienza avventurosa con ritmi veloci, con elementi thriller e colpi di scena mozzafiato, alieni e anche una storia d’amore. È la vicenda di nove bambini provenienti dal pianeta Lorien, un mondo irrimediabilmente devastato dalla guerra. Vivono sulla Terra ma rimangono nascosti in quanto braccati dai loro nemici. Attendono di crescere e sviluppare superpoteri per poter lottare, salvarsi e salvare anche il nostro pianeta.

I nemici però possono ucciderli solo in sequenza. Il lettore seguirà le avventure e le traversie del numero quattro, alias Daniel Jones, che sa con certezza assoluta che i suoi primi tre compagni sono stati uccisi e ora tocca a lui. Per non farsi trovare, cambia nome e fugge insieme al suo guardiano, approdando nella città di Paradise. Qui si farà nuovi amici e conoscerà anche l’amore di Sarah, che lo renderà imprudente. Il nemico arriverà e dovrà allora lottare per salvarsi.

L’autore. Pittacus Lore è il capo degli Antenati, gli anziani che governavano il pianeta Lorien prima della sua distruzione. Vive sulla Terra da dodici anni, preparandosi per la guerra che deciderà il destino dei Nove e, con loro, quello dell’intera umanità. Nessuno sa dove viva.

James Frey è nato a Cleveland nel 1969. Si è laureato alla Denison University, un college privato in Ohio, e ha frequentato anche la School of Art Institute di Chicago. Durante gli studi e prima di dedicarsi alla carriera di scrittore, Frey ha svolto numerosi lavori nell'area di Chicago. Dopo la laurea si è trasferito a Los Angeles e ha trovato lavoro come sceneggiatore, regista e produttore. Nella primavera del 1996 ha iniziato a scrivere In un milione di piccoli pezzi, resoconto delle sue esperienze durante la sua cura per l'alcol e la tossicodipendenza in un centro di riabilitazione del Minnesota. In Italia sono stati pubblicati anche: Il mio amico Leonard o una vita ricostruita e Buongiorno Los Angeles sempre editi dalla TEA.

Jobie Hughes è nato nel 1980 a Renton, un sobborgo di Seattle. È laureato in Management Information Systems. Per cinque anni ha fatto vari lavori. All'età di ventisette anni si è trasferito a New York per frequentare la Columbia University's School of the Arts, laureandosi nel 2009 con un MFA in scrittura creativa (narrativa).

La quarta di copertina. Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi, parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con una grossa differenza: noi siamo reali.

Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l’uno dopo l’altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra.

Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.

Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.

Il Numero Due in Inghilterra.

Il Numero Tre in Kenya.

E li hanno uccisi.

Io sono il Numero Quattro.

Io sono il prossimo...

Pittacus Lore, Sono il numero quattro (I am number four, 2010)

Traduzione Paolo Scopacasa

Editrice Nord, collana Narrativa 430, pagg. 383, euro 18,60