Oggi i banchi dei quotidiani nelle edicole saranno vuoti. O quasi vuoti. Il 9 luglio è la giornata della protesta della stampa contro il disegno di legge sulla intercettazioni, che il governo sta cercando di far arrivare all'approvazione del parlamento prima della pausa estiva.

In un paese afflitto dalla delinquenza organizzata da sempre, e dove ogni giorno viene scoperto un nuovo caso di corruzione che riguarda uomini politici, amministratori pubblici o loro referenti, l'urgenza di questo governo sembra essere quella di varare una legge che impedisca la pubblicazione delle intercettazioni e che ne limiti drammaticamente la possibilità di utilizzarle.

Se passasse una legge del genere, a nostro avviso, il danno per la democrazia sarebbe enorme. Non solo per la legge in sé stessa, per la limitazione della libertà di stampa e per i vantaggi che porterà a ogni tipo di illegalità, ma per il fatto stesso che accettare senza combattere fino in fondo la perdita di brandelli di diritti civili porterà a perdere altri e altri ancora.

Ci siamo chiesti se avesse senso che un sito dedicato a letteratura, cinema, serie tv, in sostanza argomenti che vengono generalmente messi sotto l'etichetta "intrattenimento", si associasse a questo sciopero. Alla fine abbiamo deciso di sì. Anche perché non crediamo che leggere fantascienza significhi evadere dalla realtà, se mai il contrario.