La notizia è stata diffusa solo da poche ore, per cui sappiamo ancora veramente poco. Thomas M. Disch, 68 anni, uno dei più importanti e rappresentativi autori della fantascienza americana d'avanguardia degli anni 60, si sarebbe suicidato il 4 luglio scorso. Aggiornamento: Locus questa mattina riporta la data del 4 luglio (fonte Ellen Datlow). Disch da diversi anni soffriva di depressione, soprattutto dopo la morte del suo compagno Charles Naylor.
Nato a Des Moines, in Iowa, il 2 febbraio 1940, viveva ormai da molti anni a New York. Aveva cominciato a pubblicare nel 1960 e il suo primo romanzo, The Genocides (Gomorra e dintorni, Urania) era uscito nel 1965.
Pur essendo americano aveva aderito con entusiasmo alla New Wave inglese, pubblicando molti racconti sulla rivista britannica New Worlds diretta da Michael Moorcock. Nel 1968 dichiarava pubblicamente di essere gay. Ha scritto romanzi importanti per la fantascienza come 334, Camp Concentration (Campo Archimede), i recenti Il prete (1994) e La strega (1999) ma soprattutto racconti, pubblicati anche in Italia in varie antologie. Ma Disch ha scritto anche molta poesia, libretti per opere e persino un videogioco testuale per Commodore 64 e Apple II.
Nel 1999 è giunto in finale al premio Hugo con il saggio The Dreams Our Stuff is Made Off ("I sogni di cui è fatta la nostra roba"), un ironico sguardo al mondo della fantascienza e al suo rapporto con il mondo reale.
Il suo ultimo romanzo, The World Of God, uscirà in USA la prossima estate.
6 commenti
Aggiungi un commentolessi molti anni fa "gomorra e dintorni" (per inciso, uno dei più brutti titoli in italiano, IMO) e lo trovai claustrofobico ed angosciante pertanto riuscitissimo
ciao Thomas
Credo di aver letto solo 334 in versione Fanucci, ma molti molti anni fa, e una serie di racconti sparsi. Di sicurno non ho letto nulla negli ultimi anni.
Peccato
Accidenti, non mi aspettavo una notizia del genere!
Apparteneva a quella generazione di scrittori anni 60 che si pensa abbiano ancora parecchi anni davanti, purtroppo ha ceduto alla depressione, ma lo ricorderò sempre come il pittore di affreschi cupi e disturbanti.
Addio
io, io. è da anni che ce l'ho in lista, senza mai decidermi a prendere in mano qualcosa di suo. credo sia venuto il momento.
purtroppo ora che ci ha lasciati spero almeno in una pubblicazione delle sue opere visto che da noi latita da parecchio tempo, tranne un paio di libri pubblicati dalla fanucci.. ciao Thomas
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID