Lo scrittore canadese Cory Doctorow, anche co-editor del blog Boing Boing (www.boingboing.net), in un recente articolo scritto per Locus, esprime una serie di dubbi sulla possibilità che si possa imporre sul mercato, almeno per un certo periodo di tempo, un lettore di e-book in grado di essere maneggevole, funzionale e contemporaneamente economico.
Il ragionamento di Doctorow parte dal confronto tra le vendite natalizie del Wii di Nintendo e dell’Amazon Kindle, il lettore di ebook venduto a 399 dollari, caratterizzato da una buona qualità dello schermo e da una lunga durata delle batterie. Entrambi, negli USA, sono andati esauriti (sicuramente il Kindle, che non può essere venduto al di fuori degli Stati Uniti, è ancora fuori stock in data odierna), dato che il ritmo di produzione non è stato sufficiente per rispondere alla domanda. Ma se, nel momento di maggiore richiesta è stato calcolato che venivano venduti 17 Wii al secondo (su Amazon), il ritmo dei Kindle era sicuramente molto inferiore.
Negli Usa (ma non solo, si può aggiungere) leggere libri non è un’attività in crescita, ma in lenta e perenne diminuzione, anche se nel complesso il volume totale di libri stampati e comperati è chiaramente ancora molto alto. Molti scrittori, esordienti o no, hanno trovato modo di far apparire le proprie opere in internet in formato elettronico e la rete è piena di e—book che possono essere scaricati (a volte a pagamento) e letti sul proprio computer. Il passaggio dei libri dalla stampa all’elettronico sembrerebbe un passaggio obbligato, ma manca ancora il sistema hardware (il lettore appunto) in grado di permettere di rinunciare in grande scala ai libri.
Il problema è che la produzione di un hardware a prezzi sufficientemente competitivi avviene soprattutto in Cina e che, evidentemente, né Nintendo, né i signori del Kindle sono riusciti a trovare sufficienti produttori cinesi (in grado di produrre hardware sufficientemente privo di difetti, cosa che altrimenti avrebbe determinato dei disastri di immagine) per stare dietro alle richieste. La Cina è piena di produttori hardware, ma tutto il mondo fa a gara per farli produrre il proprio hardware.
In Cina è avvenuta una migrazione di 160 milioni di persone dalla campagne verso le città, dai campi verso le fabbriche, mentre in buona parte del mondo le fabbriche sono state chiuse o riconvertite. In Cina fabbricare costa meno, ma si entra in competizione con chi vuole far produrre chiavi inglesi, giocattoli, computer portatili, vassoi, vasi decorativi, sorpresine di ogni genere, action figure, portachiavi luminosi, televisori e miriadi di altri oggetti.
Ma leggere libri, in questo caso leggere libri elettronici, non ha una tale importanza da ottenere un trattamento prioritario nell’economia di mercato attuale. Senza grosse quantità di vendita è difficile far calare i prezzi e senza prezzi aggressivi è difficile aumentare le vendite di un passatempo che è, rispetto a molti altri, di nicchia. Consolle portatili e telefoni cellulari hanno altri volumi, altri prezzi e riscuotono maggiori interesse. Le consolle sono vendute sottocosto o quasi nella speranza di vendere il software dedicato, mentre i guadagni sui cellulari sono fatti tramite la vendita di servizi. Al contrario ci sono parecchi hardware in grado di leggere un libro elettronico (anche solo il PC, ad esempio) e di fare altre cose, mentre un lettore (come il Kindle) ha una tecnologia poco incline ad ospitare altri tipi di passatempo.
“Sono scettico sulla vendita di e—book come business model (modello d’impresa), ma se dovessi scommettere sul loro futuro, ritengo difficile che possa imporsi tramite un lettore dedicato.”
9 commenti
Aggiungi un commentoSono d'accordo che ci sia questa esigenza, anche se gli "esigenti" sono un numero abbastanza sparuto, temo.
Ma, se interpreto bene quello che vuole dire il Cory anche considerando i precedenti articoli, allora è più probabile che questo strumento sia un portatile o un ipotetico portatile più compatto.
Del resto è abbastanza frequente vedere, anche nei treni dei pendolari, gente con i portatili che scrive, legge documenti o guarda film. Anni fa sarebbe stato impensabile.
Se i governi cominciassero ad introdurli nelle scuole la cosa si farebbe nel giro di un paio d'anni, e i ragazzi per natale riceverebbero lettori, ci infilerebbero la loro musica, i romanzi, i fumetti, le foto.... le pagelle....
Sì, e poi gli ortopedici che farebbero, senza più tutte le loro scogliosi da curare?
S*
ehi anto, dillo sottovoce! che senno' se ti sente b. poi fa una campagna di finanziamento coi soldi pubblici e te li fa comprare a spese dello stato da suo figlio
Ci aveva già provato quando c'era la Moratti alla Pubblica istruzione. All'epoca noi eravamo Solid e in qualche modo il nostro AD stava anche cercando di intrufolarci nell'affare. Tutto andò a monte, ma non so per che motivo. Penso per colpa di Microsoft, che dopo aver quasi monopolizzato tutto decise che il mercato degli ebook non interessava e abbandonò Reader e server di pubblicazione.
S*
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