41 milioni di dollari, questo l’ammontare degli incassi ottenuti da Cloverfield nei suoi primi tre giorni nelle sale cinematografiche d’oltreoceano. Il misterioso monster-movie tenuto segretissimo durante tutta la lavorazione ha conquistato il pubblico dei multiplex, permettendogli di battere di 5M$ il record precedentemente stabilito da Titanic ben dieci anni fa: sin da allora nessun film uscito in gennaio era riuscito a fare meglio. Il tutto tra l’altro realizzato senza attori di grido e con un budget molto contenuto (per gli standard USA) stimato intorno ai 30 M$, già interamente rientrato.

Ottimo risultato quindi per il regista Matt Reeves, al suo secondo film, e per i produttori J.J. Abrams e Bryan Burk, al momento impegnati sempre per la Paramount nella lavorazione del nuovo Star Trek, del quale viene presentato in testa il teaser, ovvero il pre-trailer che serve da stuzzichino.

A sorpresa trattandosi di un ‘film di mostri’, solitamente scaricato con sufficienza dai critici, c’è da segnalare che Cloverfield ha ricevuto un consenso critico abbastanza esteso. R. Ebert del Chicago Sun-Times ad esempio ammette che il film «in certi momenti è davvero pauroso», sebbene si lamenti per l’uso incessante di riprese fatte con camere da presa portatili, che costituiscono tuttavia uno degli elementi definenti del film, descrivibile per l’appunto come un incrocio tra Godzilla e The Blair Witch Project. T. Burr scrive sul Boston Globe che «Cloverfield cattura il narcisismo cronico della generazione Facebook con rapidità e sapienza nel riciclaggio di chi conosce il mezzo.» K. Crust del Los Angeles Times commenta che la pellicola si cimenta «nello spremere il massimo della suspense e avrebbe potuto raggiungere le vette del film di mostri coreano The Host non fosse per limitazioni derivanti dall’uso dei camcorder.

Sebbene iniettino un senso ‘corri e spara’ il trucco poi stanca e ultimamente lascia il film di poco modificato.» Anche R. Corliss di Time Magazine si lamenta delle traballanti riprese fatte a mano, lamentando che «sappiamo solo ciò che sanno loro, vediamo cosa vedono le videocamere, ovvero non molto.» Per M. Darghis del New York Times il film, che pure dura solo 84 minuti, è fin troppo lungo: «È troppo stupido per offendere alcunché a parte la vostra intelligenza» scrive, chiaramente insoddisfatta, e aggiunge che quando «il mostro si porta via una buona fetta del cast l’unica lamentela può essere: perché ci ha messo così tanto?»

In larga maggioranza comunque le recensioni sono state positive. Secondo le media del sito specialistico Rotten Tomatoes il 76% dei recensori ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sul film, sebbene la media dei voti non vada oltre il 6.7/10. Per quanto riguarda gli utenti registrati di Rotten Tomatoes il 68% di loro ha dato la sufficienza al film, la media è dei voti è 6.4/10. Più benevoli almeno finora gli utenti dell’ Internet Movie Data Base, dove la media è ben più alta: 8.1/10.

Generoso anche il voto di Fantascienza.com: Marco Spagnoli ha concesso l'onore delle cinque stellette, spiegandone i motivi nella recensione a cui vi rimandiamo: www.fantascienza.com/magazine/film/10331/.

Gli spettatori italiani potranno pronunciarsi dal 1 febbraio in poi, quando Cloverfield esce nelle nostre sale. Intanto godetevi qualche immagine.