Proprio in questi giorni lo sceneggiatore americano Alex Kurtzman si sta godendo il lancio mondiale della sua ultima creatura Transformers, scritta a quattro mani con l'inseparabile amico (dai tempi del college) e collaboratore Robert Orci, con il quale ha firmato altri script di pellicole quali The Island e Mission: Impossible III. Questo però non gli impedisce di continuare a concentrarsi sul prossimo attesissimo progetto a cui sta lavorando sempre in coppia con Orci, ovvero l'undicesimo episodio cinematografico di una delle saghe fs più longeve della storia. Si parla ovviamente di Star Trek XI, questo è il titolo provvisorio, ideato e diretto da quel geniaccio di J.J. Abrams. A tale proposito, Kurtzman ha rilasciato di recente una breve intervista nella quale chiarisce alcuni aspetti del progetto.

"Ogni nuovo progetto porta sfide diverse" ha dichiarato Kurtzman che poi, alla domanda su come si è sentito dopo aver ricevuto l'incarico di curare la sceneggiatura del nuovo Star Trek, ha risposto: "E' un onore aver ricevuto in dono una simile eredità, ma credo che non saremmo riusciti a fare quello che stiamo facendo senza le indicazioni che tutti gli altri membri del team ci hanno dato." Dopodiché si è lasciato scappare una piccola confidenza, e cioé l'assicurazione per tutti i fan della serie che il progetto non ha alcuna intenzione di riscrivere la storia e l'orientamento di Star Trek, come ha fatto invece il nuovo Battlestar Galactica di Ron Moore (peraltro in modo eccellente).

"La cosa che colpisce di più quando si guardano gli episodi della serie originale di Star Trek" ha continuato lo sceneggiatore, "è quanto lo show fosse incredibilmente sofisticato per lo standard dell'epoca. Venne realizzato senza provare a compiacere nessuno, utilizzando la miglior tecnologia disponibile a quei tempi. Inoltre lo show riusciva a divertire e intrattenere senza rinunciare a compiere delle importanti riflessioni di natura sociale... Un vero e proprio commento sulle relazioni umane e sulla politica del tempo. Alcuni di questi episodi sono dei piccoli miracoli e una grandissima fonte di ispirazione; sarebbe inimmaginabile scrivere ancora di Star Trek senza tenere conto di questi aspetti."

La conferma di tutto ciò si trova in un'altra intervista rilasciata dalla coppia Kurtzman-Orci e dal produttore esecutivo Damon Lindelof al New York Times, in cui i due, confermando che il film racconterà le avventure dei giovani Kirk e Spock, hanno manifestato il timore di perdere credibilità verso i fan storici della serie. "Agli occhi dei fan non possiamo essere solo altri fan (di fantascienza trekkiana, N.d.A.), ma in un certo senso rappresentiamo l'establishment. Abbiamo la responsabilità di decidere, e inevitabilmente scontenteremo qualcuno." Dal canto suo Lindelof ha dichiarato che i due "hanno un enorme rispetto per la serie originale, e sanno che la produzione si è affidata a loro perché sono in grado di rendere la storia appetibile anche per le nuove generazioni."

Dichiarazioni senza dubbio confortanti per tutti quegli appassionati, e sono parecchi, i quali temono che la disordinata genialità di Abrams e soci porti a uno snaturamento della "filosofia" trekkiana. Ovviamente tutto ciò andrà verificato sul campo, ovvero a film proiettato in sala; nel frattempo Kurtzman si sta anche dedicando, stavolta da solo, all'adattamento cinematografico di un soggetto di Whitley Strieber, 2012 - The war of souls, storia di un ricercatore che apre un portale con un universo parallelo e si allea con il proprio "doppio" per impedire una catastrofe apocalittica prevista dal calendario degli antichi Maya. Anche qui, echi del trekkiano universo dello Specchio si fanno sentire...