Il 6 ottobre è morto, in Florida, Wilson Tucker, noto anche come Bob Tucker. Nato nel 1914, Tucker è stato un grande appassionato di fantascienza. A diciott'anni, nel 1934, pubblicava la sua prima fanzine, The Planetoid, per poi aprire nel 1938 Le Zombie, una delle fanzine più longeve che recentemente era uscita con diversi numeri come rivista online.

Nella sua carriera Tucker ha pubblicato molti racconti e diversi romanzi: quello più noto anche in Italia è forse L'anno del sole quieto (The Year Of The Quiet Sun, 1970) con il quale vinse il premio John Campbell Memorial. Nel 1970 vinse anche il premio Hugo come miglior autore non professionista, e nel 2001 e 2004 due Retro Hugo per la miglior fanzine del 1951 e come miglior scrittore non professionista del 1954. E' stato dichiarato Autore emerito dalla SFWA nel 2003 e inserito nella Science Fiction Hall Of Fame.

Ma nonostante questi successi, Tucker è sempre rimasto soprattutto un fan. La scrittura non è mai stata una professione per lui, che ha continuato per tutta la vita a fare il proiezionista e l'elettricista nei cinema. Ciononostante ha saputo lasciare il segno nel mondo della fantascienza: a lui si deve l'invenzione del termine "space opera". La sua abitudine di usare nomi di amici e altri appassionati come personaggi dei suoi racconti è diventata talmente nota che viene chiamata "tuckerizzazione".

La moglie Fern era morta nel giugno scorso.

In Italia sono stati pubblicati diversi suoi romanzi e racconti. Un articolo di approfondimento su questo autore firmato da Lanfranco Fabriani è stato pubblicato su Delos 78 (www.fantascienza.com/magazine/rubriche/6463/).