Parliamo ancora di World War Z, romanzo ormai diventato un piccolo cult, scritto nel 2006 da Max Brooks e che racconta della prima guerra globale tra umani e zombie usando una sorta di tecnica "epistolare", cioé facendo vivere le vicende attraverso lettere e interviste rilasciate dai personaggi protagonisti. Già l'anno succesivo i diritti di trasposizione cinematografica del romanzo vennero acquisiti dalla Plan B Entertainment di proprietà di Brad Pitt, che tenne per sé la parte di protagonista. Ora il film è arrivato in fase di post produzione: tutto bene, quindi? Macché, perché nonostante gran parte delle riprese siano terminate, quasi certamente il film sarà soggetto a un intenso lavoro di riscrittura, in cui anche il finale verrà modificato con un certo numero di scene che dovranno essere girate nuovamente.

Ne parla in una lunga intervista riportata dal sito Collider.com l'attore Matthew Fox, uno dei reduci dell'estenuante Lost, che ha partecipato alla produzione insieme a Pitt, David Morse (Contact), Eric West, Mireille Enos. Nell'intervista Fox parla di molte cose, da Lost a Speed Racer ai suoi nuovi progetti. Fox si è soffermato poi a lungo su World War Z, ridimensionando un po' le voci che parlano di un mezzo rifacimento della pellicola: "Tutto ciò che si dice, e cioé che improvvisamente World War Z stia avendo problemi, penso che non abbia fondamento allo stato dei fatti. Quelli con cui ho parlato, e che hanno visto il film, dicono che è forte. Veramente forte. L'unico problema di cui sono a conoscenza è che vogliono lavorare sul finale del film."

Il perché, secondo Fox, è presto spiegato: la produzione aveva pensato originariamente di lavorare su una trilogia, uso ormai abbastanza comune a Hollywood quando si pensa di avere tra le mani un progetto interessante. Pertanto lo script prevedeva un finale piuttosto aperto. Ma la visione della prima versione montata avrebbe convinto la produzione a rivedere alcune scelte, optando per un nuovo finale più completo. Ecco le parole di Fox: "Ovviamente si è pensato di farne una trilogia, così penso che stiano solo mettendo a punto il finale per renderlo più avvolgente. Ho sempre pensato che lo script originale fosse la combinazione perfetta tra un film completo in sé stesso e qualcosa che ti fa esclamare: ma qui serve un altro pezzo! Quindi penso che stiano solo facendo una messa a punto, che potrebbe richiedere qualche scena supplementare per rendere il finale davvero come lo vogliono. E ho sentito che Mr. Lindelof dovrebbe essere coinvolto."

Sono note le vicissitudini che ha avuto la trasposizione: già nel 2009 la prima versione dello script stesa da J. Michael Straczynski, il magnifico ideatore di di Babylon 5, venne giudicata non adeguata dal regista designato Marc Forster (Neverland, Vero come la finzione). La palla è passata così a Damon Lindelof, diviso tra i successi di Lost, Star Trek: Il futuro ha inizio, il passo falso di Cowboy & Aliens nonché il dubbio che circonda Promtheus; e a Matthes Michael Carnahan (The Kingdom, Leoni per agnelli). Il problema è che, a differenza di quanto pensa Fox, Lindelof avrebbe già fatto sapere di non essere disponibile a riprendere in mano lo script, mentre nulla si sa di quanto pensa Carnahan. Quindi la produzione dovrà cercare un altro sceneggiatore; uno dei nomi contattati è quello di Drew Goddard, già autore di Alias, Lost e Cloverfield. Di certo c'è che l'uscita programmata negli USA per giugno 2013 è ora a forte rischio, perché non è detto che ci si limiti solo a riscrivere il finale.