Noi siamo andati su Marte, con la nostra "curiosità". Ora tocca a loro essere curiosi. E impiccioni. E dispettosi. E indisponenti. E ficcanaso. E spioni. E onnipresenti. E davvero, assolutamente insopportabili.

Sono i marziani di Fredric Brown, come il grande autore li racconta in uno dei suoi romanzi più famosi, Martians, Go Home, riproposto questo mese da Delos Books col titolo Marziani, andate a casa!, in una nuova traduzione curata da Salvatore Proietti. I marziani che invadono la Terra sono proprio l'archetipo dell'extraterrestre: umanoidi, piccoli, verdi. Non invadono la terra con le armi, ma non sono esattamente pacifici. Inattaccabili, capaci di comparire dove vogliono quando meno te li aspetti, i marziani vengono essenzialmente per rompere le scatole. E ci riescono, ci riescono benissimo!

Incipit

Qualcuno bussò.

Luke andò alla porta, la aprì e guardò fuori; c’era il chiaro di luna. Dapprima non vide nessuno; poi abbassò lo sguardo.

– Oh, no – disse.

Era un piccolo uomo verde, alto poco più

di sessanta centimetri.

– Ciao, Mack – disse. – Questa è la Terra?

– Oh, no – replicò Luke Devereaux. – Non può essere. – Perché no? Deve esserlo. Guarda – Indicò verso l’alto. – Una sola luna, e più o meno della dimensione giusta, alla distanza giusta. La Terra è l’unico pianeta del sistema che abbia una sola luna. Il mio pianeta ne ha due.

– Oh, Dio – disse Luke. C’è solo un pianeta nel sistema solare che abbia due lune.

Quarta di copertina

Il cinema e la televisione negli ultimi anni ci hanno sommerso di invasioni aliene. Ma se invece di scendere sulla Terra per sterminarci, schiavizzarci, mangiarci, rubarci l’acqua o il cervello, i “marziani” venissero solo per divertirsi?

La famosa copertina di Frank Kelly Freas per la prima edizione di <i>Martians, Go Home</i>
La famosa copertina di Frank Kelly Freas per la prima edizione di Martians, Go Home
Per osservarci, spiarci, studiarci, scoprire tutti i nostri segreti anche più intimi? Se ce li ritrovassimo continuamente per strada, in ufficio, a casa, in bagno, persino nel nostro letto? Se fossero impiccioni, beffardi, dispettosi, pettegoli, con l’antipatica abitudine di godere a rivelare a tutti i nostri affari privati, e naturalmente del tutto invulnerabili?

Allora forse non passerebbe molto tempo prima di rimpiangere le buone vecchie invasioni di una volta…

L'autore

Fredric Brown è nato a Cincinnati nel 1906 ed è morto a Tucson nel 1972. Apprezzatissimo scrittore di gialli vincitore del Premio Edgar, Brown è noto nella fantascienza soprattutto per i suoi straordinari racconti brevi e brevissimi, come il famoso Sentinella o La risposta, col quale nel 1954 anticipava in poche righe il moderno concetto di singolarità tecnologica. 

O ancora Arena, incluso tra i migliori 25 racconti di fantascienza di tutti i tempi e dal quale è stato tratto un celebre episodio di Star Trek.

Brown ha anche nel curriculum alcuni dei più divertenti e brillanti romanzi di fantascienza dell’età d’Oro del genere: oltre al presente Martians, Go Home (1955), incluso da varie fonti nei cento migliori romanzi di fantascienza di tutti i tempi e dal quale nel 1990 è stato tratto un (pessimo) film intitolato in Italia Balle spaziali 2: la vendetta, va ricordato anche Assurdo universo (What Mad Universe) del 1949, che sotto l’ironia irresistibile di Brown anticipa temi che saranno al centro dell’opera di Philip K. Dick.

Con questo volume la collana Odissea Fantascienza, considerato fallito l'esperimento del formato pocket che non ha portato miglioramenti nelle vendite, torna al suo formato classico (12x20, copertina con alette). Fra breve tempo uscirà anche la versione ebook.

Fredric Brown, Marziani, andate a casa! (Martians, Go Home) Traduzione di Salvatore Proietti, Odissea Fantascienza 56, Delos Books 2012, pagg. 120, euro 12,80.