Armando Curcio Editore in questi giorni ha inviato nelle librerie il romanzo Ferro sette (2012) di Francesco Troccoli. L'autore, dopo aver lasciato un ben pagato lavoro presso una multinazionale, si è letteralmente lanciato nel campo della narrativa, lavorando anche come traduttore e speaker. Dopo aver pubblicato numerosi racconti di fantascienza e vinto vari premi, ora esordisce con il romanzo Ferro sette e ci narra una storia che si svolge in un lontano futuro.

Il protagonista è un ex militare. Si chiama Tobruk Ramarren e, dietro cospicuo compenso, accetta di svolgere un lavoro su un lontano e sperduto pianeta minerario. Quello che doveva essere un incarico semplice si trasforma presto in un'avventura dalle molte incognite. Tobruk entra in contatto con una piccola comunità di reietti. Essi custodiscono un grande segreto che li rende diversi da tutti gli altri esseri umani. Tobruk dovrà decidere in fretta da che parte stare: se con i "Dominatori" oppure con quello sparuto gruppo di rivoluzionari.

Un brano dal primo capitolo. Il piede destro scivolò sulla roccia coperta di licheni, che la maggior parte dei mondi aveva dimenticato da millenni, e ruotando sul sinistro mi ritrovai con una metà del corpo libera nell'immensità. Sotto di me, un salto di duemila metri. Ondeggiando, ritrovai un appiglio per puro caso. «Chi diavolo me lo ha fatto fare. Avrei potuto rifiutarmi. Dopotutto sono un veterano». Mi ero ripetuto il pensiero per l'intera durata dell'arrampicata.

La dorsale nord del massiccio di Hebron su Harris IV è una parete molto impegnativa, soprattutto se hai quarantatré anni e sei partito che hai già una gran voglia di tornare a casa. Ma c'era in gioco una quantità di soldi che non mi aveva permesso di esitare quando, tre giorni prima, il vecchio Kala mi aveva offerto quel «simpatico lavoretto».

Era proprio così che lo aveva chiamato. «Una cosa giusta per te, Tobruk. Fottutamente facile». Mentiva, come al solito, e sapeva che lo sapevo, il che lo divertiva da morire.

Francesco Troccoli
Francesco Troccoli

L’autore. Francesco Troccoli è nato a Roma nel 1969. Attualmente svolge la professione di scrittore, traduttore e speaker. In precedenza ha conseguito una laurea in Farmacia lavorando poi in una multinazionale. Nel 2008 lascia il lavoro, cambia vita e si dedica alla scrittura di genere fantastico e alle traduzioni di area scientifica. Firma le pagine del Blog Fantascienza e d’intorni ed è membro del collettivo di autori "La Carboneria Letteraria". Più marginalmente si dedica anche al doppiaggio / speakeraggio, sia per lavoro che per passione. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il Giulio Verne e il Nella Tela, pubblicato oltre trenta racconti su raccolte e riviste e ricevuto apprezzamenti della critica. Ferro sette è il suo primo romanzo.

La quarta di copertina. Futuro remoto: l’umanità ha smarrito le basi della sua stessa natura. Due vecchi commilitoni si ritrovano, nemici. Il primo, Tobruk Ramarren, è una ignara pedina di un potere occulto; il secondo, seguendo un’antica intuizione, si ribella a quella che sembra l’unica vita possibile. Nelle viscere di un piccolo pianeta minerario ai confini dell’Alleanza, il protagonista s’imbatterà in una sorprendente comunità di reietti, custodi del segreto che li rende liberi. Lo scontro tra i Dominatori e lo sparuto gruppo di rivoluzionari è inevitabile, così come la sorpresa di Tobruk Ramarren di fronte alla scoperta che gli cambierà la vita. Una sorprendente visione di un possibile futuro della civiltà del nostro tempo, e di una ribellione che scaturisce dalla natura più segreta e preziosa dell’essere umano.

Francesco Troccoli, Ferro sette (2012)

Armando Curcio Editore, collana Electi, pagg. 319, euro 15,90