Clive Cussler insieme a Jack Du Brul, nel romanzo La nave dei morti (Plague Ship, 2008) ci narrano una nuova avventura del capitano Juan Cabrillo, che al comando della ipertecnologica nave Oregon, dopo l’avventura di Skeleton Coast, si trova ad affrontare un nuovo tragico enigma.

Come sempre Clive Cussler offre al lettore ore di piacevole lettura in un romanzo che miscela alla perfezione avventura, finzione, vita reale e tecnologia fantascientifica. La serie Oregon Files conta ad oggi otto titoli di cui i primi due scritti con la collaborazione di Craig Dirgo, mentre a partire dal terzo con la collaborazione di Jack Du Brul (I predatori, Skeleton Coast e La nave dei morti, tutti pubblicati da Longanesi).

In La nave dei morti il capitano Cabrillo con la sua ciurma di avventurosi marinai ha appena portato a termine con successo una missione pericolosa e top secret nel Golfo Persico. Durante la navigazione viene avvistata una nave da crociera incagliata e Cabrillo, perfetto uomo di mare, non può lasciare la nave in difficoltà senza portare soccorso all’equipaggio e ai passeggeri. Ma una volta saliti a bordo, agli uomini si presenta una scena sconvolgente: centinaia di morti tra passeggeri ed equipaggio. Solo una donna, una cameriera di bordo, viene trovata viva. Era ricoverata in infermeria per una forte crisi d’asma e non si è accorta di nulla. Sulla nave si svolgeva anche una convention di adepti a una setta il cui credo era la sterilizzazione dei membri per fermare la sovrappopolazione. E questo potrebbe essere un indizio, ma gli avventurieri dell’Oregon sono di fronte a un mistero intricato. Dovranno impedire l’attuazione di un piano teso a cancellare l’intera umanità.

Un brano dal testo. La donna si alzò e si pulì i guanti con una salviettina disinfettante. "Di qualunque cosa si tratti, è un virus modificato geneticamente."

"Ne sei certa?"

"Sì. Per il semplice motivo che questo virus uccide il proprio ospite in maniera troppo rapida per essere naturale. Al pari di ogni altro organismo vivente, i virus sono biologicamente portati a riprodursi con la maggior frequenza possibile. Distruggendo il proprio ospite nell’arco di pochi minuti, questo virus non ha il tempo di trasferirsi da una persona all’altra. Un’epidemia di questa roba nel mondo reale si spegnerebbe con la stessa velocità con cui è divampata. Persino Ebola impiega un paio di settimane per ammazzare le proprie vittime, un tempo di vita sufficiente perché i familiari e i vicini lo contraggano. La selezione naturale avrebbe sterminato questo virus da molto tempo." Lo guardò negli occhi, perché capisse bene quello che stava per dire. "Qualcuno lo ha creato in laboratorio e lo ha scatenato a bordo di questa nave." 

Gli autori. Clive Cussler è nato nel 1931 ad Alhambra, in California, da madre americana e padre tedesco. Interrotti gli studi al Pasadena City College, si è arruolato nell’Aviazione, partecipando alla guerra di Corea. Negli anni ‘60 ha lavorato nella pubblicità, dapprima come copywriter e in seguito come direttore creativo di una delle più importanti agenzie degli Stati Uniti. Ha esordito nella narrativa nel 1973 con Enigma, che racconta la prima straordinaria avventura di Dirk Pitt, l’eroe che ha conquistato i lettori d’avventura di tutto il mondo. Nel 1978 ha fondato la National Underwater & Marine Agency (NUMA), un’associazione no-profit specializzata nella localizzazione, identificazione e recupero di relitti marini di importanza storica. In vent’anni di attività, che lo stesso Cussler ha raccontato in Cacciatori del mare, la sua squadra di ingegneri e sommozzatori ha portato a termine con successo oltre sessanta operazioni (la più famosa delle quali è il recupero del sottomarino confederato Hunley). La sua seconda passione, dopo l’avventura, sono le automobili d’epoca, di cui possiede una vasta e assai famosa collezione, comprendente oltre ottanta pezzi. Sposato con Barbara Knight da quarantotto anni, Clive Cussler ha tre figli e due nipoti e divide il suo tempo tra le montagne del Colorado e i deserti dell’Arizona.

Jack Du Brul è autore di una delle serie di romanzi d’avventura più popolari degli ultimi dieci anni negli USA, la serie Philip Mercer, arrivata a oggi a sette romanzi. Il suo sodalizio con Cussler come coautore degli Oregon Files è stato la realizzazione di un sogno per gli appassionati d’avventura americani. Vive nel Vermont con la moglie Debbie.

La quarta di copertina. All’inizio è solo un puntino sul radar della Oregon, la nave ipertecnologica capitanata da Juan Cabrillo, di ritorno da una missione top secret in Iran. Un puntino che segnala un’imbarcazione alla deriva. Eppure nessuno ha raccolto SOS. Cabrillo decide di vederci chiaro, ma nemmeno lui, che ha vissuto avventure di ogni genere, è pronto a ciò che lo aspetta. Il ponte della Golden Dawn è disseminato di cadaveri, così come la sala macchine, l’infermeria, il salone delle feste e ogni angolo dell’elegante nave da crociera. Il virus – se di virus si tratta – sembra aver colpito nel bel mezzo di una festa, visto che tutti i morti sono in eleganti abiti da sera. Chi – o che cosa – può aver causato un simile massacro?

Per Cabrillo però non c’è da risolvere solo il terrificante mistero della nave dei morti. Il figlio del suo vice Max Hanley è scomparso dopo essere stato plagiato dai responsivisti, una setta che predica la sterilizzazione dei propri membri per risolvere il problema della sovrappopolazione sulla Terra. E forse il fatto che a bordo della Golden Dawn si stesse svolgendo una loro convention non è un caso... Quello che aspetta gli eroi della Oregon, questa volta, è davvero un orrore senza fine. 

Clive Cussler  -  Jack Du Brul, La nave dei morti (Plague Ship, 2008)

Traduzione Seba Pezzani

Longanesi, collana La Gaja Scienza 991, pagg. 502, euro 19,60