Per un lungo periodo in rete erano girate voci secondo cui alla Fox Entertainment dovevano scegliere tra Dollhouse e Sarah Connor Chronicles, entrambe con un rating non esaltante. Quando poi ieri, lunedi 18 maggio, l'emittente ha comunicato ufficialmente le promozioni e le bocciature, a mancare nell'elenco era proprio era proprio la mamma di John Connor. Il suo fato è così sigillato.

A spiegare il motivo della cancellazione ci ha pensato Kevin Reilly, presidente dell'emittente: "Non c'è mai stato un dilemma tra le due serie. Sarah Connor aveva anche un nucleo creativo interessante, ma alla fine abbiamo scommesso su Dollhouse."

E aggiunge: "Abbiamo dato alla produzione molto supporto e una consistente strategia nella programmazione. Ci abbiamo provato, ma ora è tempo di andare avanti".

Reilly si riferisce al fatto che la serie aveva subito un tracollo del rating fin da dopo la premiere, che era andata in onda subito dopo i playoff del campionato di football. Malgrado lo scivolone, avevano rinnovato la serie spostandola al lunedì, dove però aveva perso un terzo del suo pubblico fisso, secondo alcuni perché messo in concorrenza con il pre-game della NFL, che andava in onda sul canale via cavo ESPN, durante il programma Monday Night Football.

Avevano anche cominciato a rinegoziare i diritti del telefilm con la Warner Bros, in vista dell'uscita di Terminator Salvation, ma il rating continuava a crollare.

A questo si aggiunge che nel frattempo era nato un grande interesse intorno a Dollhouse, secondo solo a quello per Chuck, senza contare che la serie di Joss Whedon era una produzione interna della Fox e non realizzata da un produttore esterno come nel caso di TSCC.

Proprio riguardo TSCC, Reilly conclude dicendo: "Ha avuto una breve e piacevole corsa, era un buon telefilm". Ma ce lo possiamo dimenticare.