Non tutti i dettagli sono definitivi, ma più o meno possiamo dire che tra fine anno e inizio 2009, probabilmente come numero fuori numerazione di Urania - vista anche la mole fuori dagli standard di collana - dovrebbe vedere la luce dopo anni di attesa il grande romanzo sul quale Vittorio Catani ha lavorato nell'ultimo decennio.

Il titolo - provvisorio, perché gli editori cambiano quasi sempre i titoli dati dagli autori - è Il quinto principio. Catani ci ha lavorato dal 2000 al 2005, e da allora ha cominciato a cercare un editore, operazione non semplice per un libro di fantascienza di stazza non indifferente, oltre seicento cartelle.

Grazie all'interesse di Sergio Altieri e Giuseppe Lippi, che stanno davvero facendo un lavoro positivo in Mondadori per gli autori italiani, il volume dovrebbe aver trovato una collocazione che gli permetterà di vedere la luce.

Vittorio Catani ha pubblicato negli ultimi anni diversi volumi, raccolte di racconti e di saggi, e anche un romanzo mainstream, ma quest'opera era attesa da diversi anni, anche perché rappresenta uno sforzo particolare. "Si tratta di un lavoro 'corale', in cui alle storie di alcuni protagonisti di maggiore evidenza si aggiungono quelle d’una decina di personaggi secondari; alcune di queste storie confluiscono nel finale" dice Catani, che accenna anche all'ambientazione della storia. "Lo scenario si delinea attraverso le vicende narrate e si colloca a metà XXI secolo. Ruolo fondamentale ha una nuova tecnologia delle tlc, una miniprotesi esterna che consente una sorta di Internet psichica. La società descritta vive in un post-post capitalismo a doppio binario i cui burattinai agiscono in modo occulto, manovrando immense quantità di denaro e influenzando in modo schiacciante il mercato mondiale del lavoro e della produzione. Intere città vendute, continenti messi all’asta, degrado ambientale, virus cerebrali, comunione delle menti, 'gestalt' rivoluzionarie, enclaves blindate di super ricchi, templi orientali trasformati in sontuose e inespugnabili fortezze militari, metropoli ipogee (come Uny, Underground New York) per i meno abbienti, turismo delle catastrofi, Seconda Secessione degli Usa, 'democrazia estesa' in Italia, enormi 'fazendas', sono alcuni aspetti di rilievo d’un mondo in cui si amplificano tendenze del presente."

I temi toccati sono già estremamente stimolanti, ma su questi si aggiunge una trama altrettanto ricca di spunti, perché si manifestano improvvisamente eventi apocalittici che contraddicono ogni legge fisica. Uno dei protagonisti, Alex Brandon Pantega, ha ricordi intermittenti di una misteriosa personalità che ha teorizzato l’esistenza d’un Quarto e Quinto Principio della Termodinamica, e per questo è braccato dalla polizia; i minuscoli “invasori” che distruggono le coltivazioni di Laurì sembrano materializzazioni d’un oggetto puramente teorico, la “spugna di Menger”; un misterioso committente incarica Martin di calcolare il valore monetario del pianeta Terra; Waldemar Pozharitskij ha scoperto il Mondo B, dimensione in cui tutti possiamo vivere in forma d’energia pura; è leggenda ma forse realtà l’esistenza di Città Grande - detta Diaspar - semi-utopica megalopoli con 90 milioni di abitanti iper-ricchi; una guerra mondiale-attentato terroristico-rivoluzione che dura pochissimi secondi…

Un romanzo molto vario, pieno di avventura e d'inventiva ma anche di contenuti, e certamente per nulla slegato del nostro presente, come è normale nella letteratura di questo autore.

Vittorio Catani ha esordito nel 1962, e nel 1989 è stato il primo autore a vincere il Premio Urania. Con i suoi racconti e saggi ha vinto innumerevoli Premi Italia. Delos Books ha pubblicato recentemente una raccolta dei suoi migliori articoli usciti su Delos, col titolo Mi sono perso col cosmo tra le mani.