"Prenderai tuo figlio e andrai dove devi andare. Ti sentirai bene. Andrai avanti con la tua vita. Scriverai molte storie, ma ciascuna sará in maggiore o minore grado storia di questa storia, capisci ?". In quella che, a suo dire, sará la sua ultima fatica, King non resiste alla tentazione di inserire perfino se stesso.

Dopo la battaglia di Calla Bryn Sturgis, Susannah è fuggita. O meglio è fuggita Mia, l'entitá che la possiede e che deve partorire un figlio, frutto di uno stupro da parte di un démone, che potrebbe portare alla caduta della Torre ed alla morte di Susannah stessa. Ma soprattutto, bisogna proteggere la rosa e scoprire come sia possibile che uno sconosciuto scrittore sappia cosí tanto dei vampiri e di "Pére" Callahan, e della loro battaglia di Salem's Lot.

In questo penultimo capitolo, King riesce abilmente ad introdurre ancora nuovi misteri, anche se la soluzione di tutto sembra ormai a portata di mano. Tutti gli eventi si muovono verso una conclusione, tutti i vettori portano alla fatidica Torre Nera, ormai il Re Rosso è a portata di mano, e per il gran finale, King decide di scendere in campo in prima persona. La prima citazione che viene in mente è il Die Unendliche Geschichte di Michael Ende: "Tutto ció che accade io scrivo, tutto ció che io scrivo accade". King inizia a concretizzare in questo romanzo la convergenza di tutte le storie verso la Torre Nera, con richiami a clown, ragni, vampiri, studentesse con poteri paranormali, uomini in soprabito giallo. Lo stile è il solito di King, dinamico e scoppiettante, la traduzione di Dobner, come sempre, di alto livello (e si capisce perché i fan di King ne abbiano chiesto a gran voce il ritorno). Resta da sperare che, all'ultima curva, il romanziere di Bangor concluda degnamente una saga iniziata piú di vent'anni fa (The Gunslinger, il primo libro, è del 1982) e, per citare il Paroliero: "Un'ultima svolta del sentiero e arriviamo alla radura. Vieni con me, se ti aggrada."

Stephen Edwin King nasce a Portland nel 1947. Sposato con Tabitha dal 1971, ha tre figli. Ha prodotto una serie incredibile di successi editoriali, che si sono regolarmente trasformati in successi cinematografici.