Dopo due anni di attesa, è finalmente in libreria il nuovo episodio della saga del piccolo mago inglese, quinto dei sette inizialmente previsti dall'autrice.

Come in ogni avventura, si parte sempre dalla casa degli odiati Dursley, ma questa volta il piccolo Harry dovrà fronteggiare quasi immediatamente un pericolo mortale, a causa del quale verrà a conoscenza dell'esistenza di una misteriosa Società Segreta, l'Ordine della Fenice, nato per combattere Voldemort e proteggere lui. Tra agguati, vecchie conoscenze, qualche cotta giovanile, malintesi, persecuzioni nella migliore tradizione dei romanzi d'appendice (compreso un riuscito tentativo di coup d'etat nella scuola di Hogwarts), la storia si dipana fino alla concitata conclusione.

In questo ultimo episodio, il giovane Potter prosegue la propria evoluzione. Con Harry sempre più protagonista della storia, con il suo conflitto aperto con personaggi cardine degli episodi precedenti, Ron Wesley, Hermione Granger, l'onnipresente Severus Piton e, novità, anche Albus Silente, La Rowling sembra assecondare la crescita, e la conseguente maturazione, del personaggio con una storia dai connotati meno fiabeschi e più psicologici. Forse più spy story dei suoi predecessori, Harry Potter e l'Ordine della Fenice ci presenta un protagonista meno infantile e più tormentato, che cerca risposte ai tanti interrogativi ancora aperti sulle sue origini. L'autrice, come già detto, asseconda questa evoluzione con una storia che scorre con i ritmi incalzanti di un romanzo giallo e dialoghi più concreti, anche se gli intermezzi di magia "fiabesca" non mancano. Un buon libro, dopo tutto, anche se forse gli appassionati di Potter inizialmente storceranno un poco il naso. Un libro che scivola abbastanza agilmente, nonostante le sue 804 pagine e che forse va letto più di una volta, per apprezzarne meglio la profondità che è stata data ad alcuni personaggi.

Nell'Ordine della Fenice J.K.Rowling introduce, in quella che è nata come una storia per ragazzi, dei temi piuttosto importanti, come l'abuso del potere, l'ottusità di certe dirigenze, le persecuzioni e la sempre più tenue e sfumata differenza tra bene e male, invece così netta nei primi episodi. Così come cresce il personaggio, l'autrice accompagna l'analoga crescita dei giovani lettori con uno romanzo meno infantile e più sofisticato, che lascia una certa curiosità per gli episodi futuri del ciclo.