Sebbene sia normale che i programmi per computer vengano migliorati e rinominati con numerazioni progressive, tra cui i celebri DOS 3.0 o Windows 3.1, la stessa logica applicata a un libro ci apparirebbe paradossale.

Ma Lester Russell Brown, scrittore e ambientalista statunitense, ha le sue buone ragioni per seguire questa strada: il suo Piano B 4.0 è l'ultima versione del volume pubblicato originariamente nel 2003, continuamente aggiornato per seguire l'evoluzione di un mondo che sta cambiando a un ritmo accelerato rispetto al passato.

L'esaurimento delle risorse, l'inquinamento e il riscaldamento globale sono le minacce che vengono analizzate in questa opera, con la quale l'autore lancia un messaggio chiaro ed estremamente semplice: se si continua sulla strada attuale la corsa della nostra civiltà si fermerà contro un enorme muro.

L'impatto sarà catastrofico, e l'umanità dovrà fronteggiare una crisi senza precedenti, almeno su larga scala, infatti il disastro che si inizia a intravedere ha dei precedenti storici, anche se in aree abbastanza limitate, esempi citati dall'autore sono il crollo delle civiltà dei Sumeri e dei Maya, ma soprattutto la catastrofe ecologica dell'isola di Pasqua, richiamata nella prefazione di Loretta Napoleoni.

Certamente la Terrà è enormemente più grande di una sperduta isoletta del pacifico, ma i suoi abitanti sono molti di più, e non si limitano a tagliare alberi: stiamo consumando a ritmo accelerato risorse non rinnovabili, oltre a inquinare e rilasciare nell'atmosfera gas che causano il riscaldamento globale.

Il picco del petrolio e di altre, importanti, materie prime, il depauperamento dei suoli, la riduzione delle risorse idriche, la crescente pressione sulle risorse ittiche, l'aumento della popolazione e del consumo di carne si combinano in un cocktail micidiale.

L'analisi di Brown è spietata e non lascia molto spazio alla speranza, anche se vasta parte del libro è dedicata a come risolvere i problemi che abbiamo di fronte, i freddi numeri lasciano poco spazio alla speranza di riuscita.

Che gli USA passino da 1 GigaWatt generato con il fotovoltaico nel 2008 a 190 GW nel 2010 o che l'eolico mondiale riesca, nello stesso periodo, a incrementare da 121 a 3.000 i GW installati sembra impossibile.

Il metodo proposto da Brown è quello dell'economia di guerra, come gli USA riconvertirono la loro industria per scopi bellici a partire dal dicembre 1941, così il mondo dovrebbe concentrare tutte le sue energie per passare a fonti energetiche rinnovabili, razionalizzare il consumo di cibo e lo sfruttamento dei terreni coltivabili, rafforzare il trasporto pubblico e ridurre il più possibile l'impiego di plastiche e altri derivati del petrolio.

Piano B 4.0 raccoglie un numero incredibile di dati e fa il punto della situazione ambientale del nostro pianeta, dipingendo un quadro a tinte fosche, per uno scrittore di fantascienza ci sono davvero molte idee applicabili in un romanzo catastrofico.

Forse il limite maggiore di questo rapporto è proprio la sensazione di impotenza che rimane dopo la lettura, l'impressione che i rimedi prospettati non riusciranno a cambiare la situazione e a salvare un mondo che sta precipitando verso la catastrofe.

Chi non intendesse rassegnarsi può iniziare ad applicare le indicazioni riportate nell'ultimo paragrafo, dal significativo titolo "Cosa possiamo fare tutti noi", un utile vademecum per chi vuole veramente cambiare le cose.

Una versione online in italiano di Piano B 4.0 è disponibile sul sito www.indipendenzaenergetica.it.