Raffinatissimo sotto il profilo visivo con effetti speciali impressionanti soprattutto per quello che riguarda il momento della battaglia finale tra robot buoni e cattivi, 'Transformers' trova un unico grande limite nella combinazione un po' 'cafona' tra il ritmo eccessivamente sincopato della narrazione e il suo tono troppo sarcastico.

In più, e questo è davvero sorprendente, colpisce lo spettatore il tentativo cinematografico di ridare fiducia nella potenza dell'esercito americano, proprio quando questo arranca nelle sabbie dell'Iraq. Anche se dall'altra parte ci sono gli alieni, gli ordini di attaccare nel giro di pochi minuti hanno un retrogusto agrodolce se non addirittura patetico.

E' vero: i nemici sono robot alieni imbattibili e tutto è traslato nel tono del fantastico, eppure l'ironia della situazione con tutti quanti che hanno negli occhi e nelle orecchie il conteggio quotidiano di morti e feriti tra Iraq e Afghanistan non possono essere del tutto dimenticata. Il celebrazionismo bellico di Bay sembra avere la peggio quando il confronto è, inevitabilmente, con la realtà e lo spettatore non può non restare, se non altro, perplesso dinanzi a questo entusiasmo dimostrato nei confronti dell'esercito a stelle e strisce. Qualcosa di vagamente analogo a quanto è accaduto negli anni Ottanta con la serie 'Missing in Action' di Chuck Norris, in cui Hollywood tentava di rivincere sul grande schermo quello che era stato perso sul campo di battaglia del Vietnam.

Comunque divertente e dallo sviluppo, in ogni caso, intelligente, 'Transformers' trova il suo grande protagonista in Shia LeBouf per una storia che sembra ricordare - in qualche maniera - sia l'impianto di Wargames - giochi di guerra che di Independence Day. I Robot difensori dell'umanità si scontrano contro pericolosi nemici pronti a distruggere il nostro pianeta. Tutto dipende da un cubo nascosto nel ghiaccio da diecimila anni. E' questo oggetto che può fermare definitivamente Megatron e i suoi. Almeno questo è quello che ritiene Optimus Prime, un essere potentissimo che guida un manipolo di soldati robot nascosti tra di noi sotto le mentite 'lamiere' di automobili, elicotteri, carri armati e auto sportive.

La parte più interessante del film resta quella che sembra inevitabilmente rimandare, con eleganza, però, a citazioni di tanto grande cinema del passato.

Sam è il pronipote di un grande esploratore e per comprarsi la sua prima auto, mette su Ebay un'inserzione tramite cui vuole vendere una serie di oggetti appartenuti al suo illustre avo. Questa azione lo porta all'attenzione di un gruppo di Robot, mentre una base americana in Quatar viene distrutta dall'attacco di un elicottero trasformatosi improvvisamente in una spietata macchina di morte.

Ad attirare l'attenzione sul ragazzo, oltre ad una sensualissima compagna di scuola, ci sono, però, anche gli agenti di una misteriosa agenzia governativa che sembra avere qualcosa a che fare con il Presidente Hoover. La famosa diga che porta il nome dell'illustre uomo politico sembra nascondere un segreto in grado di cambiare la storia dell'umanità per come l'abbiamo conosciuta.

Intrigante e spettacolare, 'Transformers' porta alle estreme conseguenze il lavoro iniziato da Michael Bay con film come Armageddon e The Rock. Un montaggio 'sporco' che dà molte cose per scontate, scene velocissime e non sempre comprensibili, fanno di questo film un prodotto interessante ed unico, anche se la sua forza sta soprattutto in una sceneggiatura ricca di humour e con molte trovate. Soprattutto in termini di battute e di situazioni esilaranti, grazie all'inserimento di un 'mostro sacro' come John Turturro nel ruolo di un puntiglioso agente segreto.

E' la nascita di una franchise? Quasi sicuramente. Le possibilità narrative offerte dai Transformers sono pressoché illimitate e questo film è la dimostrazione che gli effetti visivi sono in grado di rendere al meglio lo spirito dei personaggi della serie televisiva originale.