Un'idea innovativa si fa strada per avvicinare l'uomo al Pianeta rosso.

Buzz Aldrin, il secondo uomo a posare piede sulla Luna, è ora a capo di un gruppo di ricercatori che lavorano su un progetto teso a realizzare una veicolo spaziale che funga da navetta di collegamento tra Marte e la Terra. Il Cycler, questo il nome della navicella, sarebbe in perenne viaggio tra i due pianeti e dovrebbe trasportare continuamente persone e materiale, permettendo l'esplorazione, lo sviluppo commerciale e, infine, la colonizzazione del Pianeta Rosso.

La filosofia alla base di questo progetto è molto ambiziosa e innovativa rispetto all'astronautica classica: "Crediamo" scrivono i ricercatori in un rapporto presentato alla NASA, "che questi viaggi interplanetari regolari costituirebbero un approccio economico e filosofico completamente diverso all'esplorazione dello spazio."

Il progetto Cycler si realizzerebbe inserendo le navicelle in un'orbita attorno al Sole che porti con regolarità le navicelle in prossimità prima di un pianeta e poi dell'altro. Un viaggio periodico che non comporta l'impiego di quelle smisurate quantità di propellente che finora hanno costituito un serio problema per ogni possibile missione su Marte.

Una simile orbita però non è affatto facile da individuare e da mantenere, e inoltre questo progetto richiede della infrastrutture su Marte che vanno dalla stazione di attracco alla logistica sul pianeta che fanno apparire il 2018 come possibile data fornita da Aldrin per il primo viaggio come fantasticamente ottimista.

Purtroppo dobbiamo ricordare che nessuna agenzia spaziale ha attualmente piani precisi per la prima missione umana verso Marte.