Se J.J. Abrams pensava davvero che la vertenza tra Paramount e Axanar si sarebbe chiusa con un accordo amichevole sbagliava di grosso. Anzi, a quanto sembra la cosa ha avuto conseguenze drammatiche non solo per Axanar ma per tutte le altre produzioni amatoriali basate su Star Trek

Per festeggiare nel peggiore dei modi il cinquantenario della serie Paramount e CBS hanno diramato un nuovo regolamento per l'uso dei loro materiali sotto copyright (ambientazioni, personaggi, eccetera). Un nuovo regolamento che, diciamolo senza mezzi termini, taglia definitivamente le gambe a un fiorente settore dell'amatorialità e del fandom di Star Trek.

Il comunicato comincia con la frase – per la quale onestamente non si possono usare aggettivi diversi da ipocritaCBS e Paramount credono molto nella creatività amatoriale e nella narrativa amatoriale ragionevoli. La chiave della frase, ovviamente, è "ragionevoli"; il documento specifica che cosa è ragionevole per le due corporation.

Ecco i punti, in breve:

  • I video non possono essere più lunghi di 15 minuti, in non più di due parti o episodi. Quindi, addio a tutte le varie serie amatoriali, come Star Trek Continues o Star Trek Phase II.
  • I titoli delle produzioni amatoriali non possono includere il nome "Star Trek"; deve però essere presente un sottotitolo che contenga la frase "A Star Trek Fan Production".
  • Non si possono usare scene o clip tratte da film o serie ufficiali.
  • Se vengono usate uniformi o riproduzioni commerciali, devono essere merchandising autorizzato, non imitazioni.
  • La produzione deve essere realmente amatoriale. Attori o altri partecipanti non possono essere compensati e non possono aver lavorato ad alcun titolo nelle produzioni ufficiali di Star Trek.
  • Le produzioni devono essere non commerciali, e in particolare: se usano raccolte fondi, queste non devono superare i 50.000 dollari; la distribuzione della produzione deve essere gratuita; non può essere distribuita in forma fisica su dvd o Blu-ray; non possono essere inserite pubblicità o banner in sovraimpressione; non può essere concesso nessun servizio o prodotto collegato a Star Trek come premio per le eventuale raccolte fondi; non si possono ottenere introiti dalla vendita dei materiali prodotti per le riprese, come set o costumi.
  • La produzione deve essere adatta alle famiglie, quindi non contenere nudi, violenza, oscenità, alcol, tabacco, attività illegali, eccetera. 
  • La produzione deve esporre un disclaimer (specificato nel comunicato, ve lo risparmiamo) che toglie tutte le responsabilità a CBS e Paramount.
  • I creatori della produzione non possono registrare sotto copyright alcuna parte della produzione.
  • Non è possibile creare o sottintendere alcun legame o accordo con CBS o Paramount.

Questo è quanto. È chiaro come, con queste nuove regole, sono automaticamente fuorilegge tutte le produzioni migliori legate a Star Trek. Non avremo più serie amatoriali, con le comparsate dei vari attori.

Avremo, al massimo, brevi video fatti per essere messi su YouTube, privati della possibilità di raccontare una storia, di essere organizzati in serie, insomma privati della possibilità di essere anche in qualche misura seri.

Il "merito" di questa decisione però, bisogna dirlo, va spartito equamente tra CBS, Paramount e le produzioni Axanar, che hanno voluto spingere oltre il lecito il regolamento molto più permissivo in vigore fino a ieri. Axanar ha raccolto milioni di dollari, promettendo un film del quale ancora non si è visto nulla, e intanto con i soldi dei finanziamenti si è costruito un teatro di posa per produzioni video di ogni genere.

Adesso la corda tirata troppo si è rotta, e ne pagano le conseguenze tutti.