Il 24 gennaio 2011 nell'ambito della rassegna del cineforum Fantafilm, verrà proiettato il film britannico del 1969 Doppelgänger, diretto da Robert Parrish. Conosciuto in Italia come Doppia immagine dallo spazio, è il primo film live-action, ossia con attori in carne e ossa, prodotto da Gerry e Sylvia Anderson, i creatori di numerose serie televisive fantascientifiche realizzate con marionette tirate da fili, rese possibili da una tecnica messa a punto dai due coniugi e chiamata "supermarionation". Stingray e Thunderbolts sono le più famose tra quelle arrivate anche in Italia. Nelle serie era anche molto efficace e realistico, per gli standard dell'epoca, l'utilizzo dei modellini e miniature.

Il film raccolta di una missione congiunta tra Eurosec (European Space Exploration Commission; l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea all'epoca non esisteva ancora) e la NASA nata per mandare una navicella in missione attraverso il Sistema Solare a indagare su un pianeta scoperto in posizione speculare alla Terra, proprio dietro il Sole. La spedizione però atterra in modo disastroso, con la morte di un astronauta (Ian Hendry). Il suo partner (Roy Thinnes) si rende conto che il pianeta è un perfetto parallelo duplicato della Terra, dove tutti gli aspetti della vita sono speculari.

Il film debuttò nell'agosto del 1969 negli Stati Uniti e nell'ottobre 1969 nel Regno Unito. La critica non gradì molto l'espediente della Terra parallela, considerato un cliché poco ispirato, specie se confrontato con precedenti film di fantascienza. Doppelgänger è stato visto come pastiche mal riuscito o come un parente povero di un altro importante film di science-fiction anni '60, ossia quel 2001: Odissea nello spazio uscito un anno prima.

Inoltre il film usciva all'apice della corsa allo spazio, proprio nell'anno che aveva visto l'uomo sbarcare sulla Luna, e nonostante ciò fu un insuccesso anche di pubblico, perché l'aver visto realizzarsi la corsa allo spazio aveva come fatto scemare, almeno in quegli anni, l'attrattiva della fantascienza rispetto a un mondo che sembrava averne raggiunto le visioni. Anche se gli Anderson svilupparono una trama con temi e situazioni più adulte rispetto alle loro produzioni, effettuarono alcuni tagli per evitare che il film venisse vietato ai minori.

Da parte degli appassionati del lavoro di Gerry e Sylvia Anderson il film è ricordato come un opera di culto. Molti dei costumi, degli oggetti di scena e dei modellini vennero poi riutilizzati dai due per la serie UFO. Del film furono apprezzati gli effetti speciali, che nei limiti del budget, inferiore a quello di Kubrick, erano molto ingegnosi, e il design delle astronavi. Molti furono gli espedienti tecnici che la produzione realizzò per autentiche sfide che le scene del film presentavano dal punto di vista tecnico. Per realizzare l'illusione della Terra parallela – esplicitata anche dai testi capovolti – l'intero negativo del film venne rovesciato con un processo ottico noto come flop-over. Una procedura molto meno costosa che realizzare scenografie e oggetti di scena rovesciati.

Protagonista del film fu Roy Thinnes, nel ruolo del colonnello Glenn Ross della NASA. Gerry Anderson, per il quale l'attore assomigliava vagamente a Paul Newman, ingaggiò Thinnes come protagonista maschile dopo aver visto la sua performance nella serie televisiva fantascientifica The Invaders. Ian Hendry (The Avengers) interpreta il dottor John Kane, un astrofisico britannico a capo del progetto spaziale. Lynn Loring, modesta attrice televisiva, è Sharon Ross, la moglie del colonnello. Nel cast appaiono anche due attori che poi lavoreranno con gli Anderson in UFO: Ed Bishop (il Comandante Straker nella serie tv) nel ruolo di David Poulson, un ufficiale della NASA; George Sewell (Colonello Freeman), che è Mark Neuman, un funzionario tedesco della Eurosec.

La proiezione si terrà al Circolo Arci50, in via Benaco 1, Milano, alle ore 21. L'ingresso è libero con tessera Arci.