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Il re Mida della SF
La vittima di questo numero della vostra rubrica preferita è un autore che ha fatto vigorosamente rivivere in sé il mito di Mida. Come il monarca Frigio cui Dionisio donò il tocco che mutava ogni cosa in oro, lo scrittore in questione (ahilui!) sembra afflitto da un'orrida maledizione: tutto ciò che il tapino scrive si muta, infallibilmente e rapidamente, in film. E in film di successo, per giunta. Solidali con cotanta sventura, riserviamo un vasetto "Sotto Spirito" allo sciagurato autore in questione: Michael Crichton.
LeggiArriva l'inchiostro digitale
Microcapsule e scariche elettriche ci permetteranno di conservare eternamente il nostro giornale riciclabile nel taschino di una giacca. Tutto merito di un rivoluzionario inchiostro simpatico. Nell'attesa di questa meraviglia del futuro, alcuni editori sembrano aver compreso che nel ventunesimo secolo per vendere più libri è fondamentale regalarli!
LeggiIl nonno di tutte le avventure
Questo mese una sfida davvero impegnativa attende la vostra rubrica preferita. Il vasetto "sotto spirito" che state per aprire contiene un personaggio da molti considerato il padre (il nonno?) della SF avventurosa, l'autore che, insieme ad altri mostri sacri di un favoloso periodo di pionieri, distaccò questa corrente (come l'adamitica costola) dal più antico genere dell'Heroic Fantasy. Si tratta del creatore di Tarzan e del capitano John Carter, il mitico Edgar Rice Burroughs
LeggiCameriere, un Bloody Simmons, prego!
Tiziano Sclavi (il misantropico papà di Dylan Dog), ha da tempo dimostrato che l'ironia e il sorriso possono tranquillamente convivere con lo splatter più duro, e che il modo migliore di affrontare gli incubi truculenti e le angosce sanguinarie dell'immaginario è proprio "seppellirle con una risata". Tentiamo anche noi un esperimento del genere, immergendo nel vasetto "sotto spirito" di questo mese uno scrittore che, nel suo percorso artistico, si è sempre mosso in bilico sulla lama affilata che separa la SF dall'horror (seminando lungo il cammino capolavori in entrambi i generi): Dan Simmons
LeggiDal mito alla fantasy tra metallo bianco e silicio
Ritorno a The Truman Show
Il Truman Show oltre essere uno dei maggiori successi di questa stagione cinematografica è uno dei film più interessanti di sempre che riguardano la televisione. Il suo modo di indagare sul rapporto tra spettatori e storie raccontate, la vita televisiva del singolo presa come metafora di problematiche assai più ampie, l'idea di uno show globale che risulta essere una sorta di alter ego sociale di un mondo intero, il regista televisivo come eco di un dio lontano sono soltanto alcuni degli elementi che hanno determinato l'enorme successo di questa pellicola intelligente e affascinante. E dopo che di questo film è stato detto tutto da parte di tutti, restituiamo la parola al suo regista Peter Weir e al suo inteprete Jim Carrey per cercare di fare un po' il punto su questa pellicola che ha certamente segnato il nostro decennio e l'inizio del nuovo secolo. Un capolavoro a tutto tondo di cui rimarrà a lungo traccia nell'immaginario collettivo del mondo intero.
LeggiTra fragole e sangue: una dieta per l'horror degli Anni novanta
Un originale punto di vista sugli Anni Novanta che mette in relazione le abitudini alimentari con l'evoluzione di narrativa e mass media popolari
LeggiBatman, the dark knight's return
TIl mestiere del narratore non è dei più semplici. Come recita un vecchio adagio: "Il salumiere, almeno, non deve inventarsi la fetta di prosciutto". Creare un personaggio e farlo agire in modo convincente in un mondo di fantasia non è certo da tutti. Pure, c'è un compito ancora più arduo: riuscire a reinventare, a dar nuova vita a un eroe dell'immaginario già sfruttato fino all'inverosimile, riuscire a prenderlo in consegna quando sembra che non abbia più nulla da dire, e ridargli nonostante tutto una verginità letteraria, narrandolo come nessuno aveva mai fatto prima. Se si riesce nell'impresa, allora è un piccolo miracolo. Ed è proprio un miracolo di talento e di amore per il fumetto l'opera che presentiamo questo mese: Batman, the dark knight's return di Frank Miller
LeggiItalcon report: una cena "storica"...
Le cene di gala delle Italcon hanno sempre riservato strane sorprese: la leggenda ancora parla di misteriosi "triboli fritti" di una decina d'anni fa. Ma anche questo mito è destinato a impallidire di fronte a ciò che è accaduto quest'anno, che senz'altro sarà ricordato molto, molto a lungo...
LeggiIntervista con Michael Whelan
Se siete lettori di fantascienza, vi sarà senz'altro capitato di soffermarvi affascinati sulla copertina del libro che avevate in mano, scrutando il volto del personaggio raffigurato e cercando di immaginarne i pensieri, e immergendovi in una situazione, in un'ambientazione resa sempre più reale da quei dettagli del disegno, scoperti man mano che lo perlustrate con lo sguardo. Se vi è capitata un'esperienza del genere, probabilmente l'autore della copertina del libro era Michael Whelan, forse il più bravo, e sicuramente il più famoso fra gli illustratori di fantascienza. Maurizio Manzieri, nostro prezioso collaboratore e artista lui stesso, ha realizzato questo speciale - completo di intervista - su questo mito vivente.
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