Quando si dice credere in un progetto: la ABC l'ha tenuta in stand-bye per quasi un anno, ha ridotto gli episodi a sei e poi a quattro, e alla fine ha deciso di mandarli in onda al sabato, in seconda serata in agosto.

Se c'era la possibilità che qualcuno guardasse Masters Of Science Fiction, la serie antologica creata da Sam Egan basata su famosi racconti di fantascienza letteraria, la ABC ha certamente fatto di tutto per scoraggiarlo. Alla fine dati precisi ancora non ce ne sono, ma sembra che il risultato sarebbe un misero 0.8 sulla fascia di età principale (18-49). Come paragone, Stargate SG-1 è stata chiusa con ascolti intorno all'1.2, e andava in onda su Sci Fi Channel (quindi tv via cavo o via satellite) mentre Masters Of Science Fiction va in onda sulla rete nazionale ABC.

Eppure tutti sono concordi nell'esaltare la qualità della serie.

Il primo episodio, tratto da un'opera teatrale di John Kessel, autore vincitore di un Nebula e di diversi altri premi, è andato in onda sabato scorso. A clean Escape è in sostanza un dialogo tra due grandi attori televisivi, entrambi nominati all'Oscar, Judy Davis e Sam Waterston (quest'ultimo molto noto anche da noi per Law And Order). La Davis è una psichiatra, che riceve nel suo studio un uomo di mezza età, che apparentemente non l'ha mai vista. Il mistero è che l'uomo pensa di avere quarant'anni, mentre ne dimostra ben di più. Ma piano piano, dialogo dopo dialogo, seduta dopo seduta, viene rivelata una verità ben più tragica.

Come ogni serie antologica che si rispetti, da Ai confini della realtà in poi, anche Masters Of Science Fiction ha un "ospite" che introduce gli episodi: si tratta del grande astrofisico Stephen Hawking. Anche se lo scienziato non appare in video ma solo in audio.