Vidocq
Il polso della situazione negli Stati Uniti lo sento al terzo giorno di permanenza nella cittadina catalana, quando al mio arrivo in sala stampa incontro Tony Timpone, direttore di Fangoria, la rivista che è ormai un riferimento del cinema fantastico, quest'anno anche sponsor del Festival, "doveva venire anche mia moglie", mi confessa con una punta di malinconia, "ma dopo ciò che è successo, ha preferito restare a New York, vicina alla famiglia"; la redazione di Fangoria è a Manhattan, non molto distante dalle torri gemelle, chiedo quindi qualcosa su quei drammatici momenti, "ero in metropolitana, stavamo attraversando un ponte, quando abbiamo sentito un terribile boato, che ha fatto sobbalzare il vagone su cui viaggiavo, sono attimi che non auguro di vivere a nessuno! Sono tornato a Sitges per ritrovare un po' di serenità tra vecchi amici ed i films che più amo".
Anche quest'anno le tre salette in struttura di alluminio del "Brigadoon", montate sotto la Chiesa di Sitges, a pochi passi dalla spiaggia, hanno proiettato gratuitamente decine di pellicole di genere, suddivise in diverse sezioni, tra cui: un omaggio a Roddy McDowell ed al regista Amando de Ossorio, o il ciclo Mad Mex, dedicato alle folli incursioni nel cinema dell'orrore del paese che ci ha regalato la Tequila, con films come: Santo contra los Zombies, La Momia Azteca Vs. el Robot e Los Vampiros de Coyoacàn, senza dimenticare il cinema di Herschell Gordon Lewis, l'ultima avventura del lucertolone radioattivo di Tokyo: Godzilla vs. Megaguirus, dove il nostro deve vedersela con Meganula, una mostruosa mutazione di un insetto dell'era Carbonifera, (da notare l'insolita, per gli standard della serie, inclusione di sequenze sanguinose!) ed alcuni cult-movies di cui ricordiamo solo: The Devil's rain, di Robert Fuest e Ginger Snaps, produzione Canadese diretta da John Fawcett, una delle migliori storie di licantropi (in questo caso una ragazza) degli ultimi anni.












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