Nel secolo di progetti della Walt Disney Company e nei trent'anni di lungometraggi Pixar, le storie di fantascienza portate sullo schermo dalle due realtà si contano sulle dita delle mani: WALL-E, Il pianeta del tesoro, Lilo & Stitch, lo spin-off di Toy Story, Lightyear, Strange World e il recente (e di ben poco successo) Elio rappresentano il lato sci-fi dell'animazione disneyana, ma sebbene alcuni di questi lungometraggi siano diventati con il tempo dei piccoli cult, come la storia del robottino ecologico e il retelling spaziale dell'Isola del tesoro, o abbiano avuto successo in altre forme, come il remake live action di Lilo & Stitch, l'impressione è che la house of mouse abbia sempre avuto un debole per il fantasy. La conferma di questo sospetto arriva da Alex Woo, storico animatore di Pixar che ha appena esordito alla regia con il lungometraggio animato In Your Dreams, storia ispirata alla figura di Sandman, disponibile su Netflix. Parlando con Polygon del lungo processo creativo che l'ha portato alla realizzazione della sua opera prima, Woo ha confermato quella che sembra essere una regola sottintesa di Hollywood:

Per qualche motivo, la fantascienza non funziona bene nel cinema d'animazione. C'è una sorta di legge non scritta in questo periodo, che vuole che chi fa animazione stia lontano dalla sci-fi."

Woo considera il cinema occidentale chiuso alle narrazione speculative, mentre, riflette, a oriente si trovano meno paletti e imposizioni:

In Giappone questo tipo di storie [come Paprika] ha più successo, ma per qualche ragione nell'animazione occidentale non riescono ad attirare l'attenzione del pubblico.

Per questo motivo, continua il regista, il suo In Your Dreams è più fantasy che fantascienza, evitando di restare nella zona di pericolo, in attesa che il nuovo mercato aperto dalla distribuzione sulle piattaforme di streaming influenzi i gusti occidentali e, magari, convinca qualche casa di produzione a portare sullo schermo nuove storie speculative.