C'è il cacciatore. In un certo senso c'è la “mela”, non è proprio la mela ma è comunque cibo. Ci sono sette “nani”, non proprio nani, non proprio umani, ma sette sono. E c'è una cosa abbastanza bianca.

La storia è post-apocalittica, racconta la storia di un cacciatore che trova una scia di snack che lo attirano all'interno di una casa. Forse vederci un riferimento a Biancaneve è anche un po' troppo. Il corto Hept, termine usato in genere come prefisso per indicare il sette (come chiarito anche dalla forma della T nel titolo) è stato realizzato dal regista ed esperto di computergrafica Jorge Baldeon, dall'Equador; ha collaborato Huascar Torales Acosta nella modellazione delle creature. Non ci sono dialoghi, quindi nessun attore, neppure per il semplice doppiaggio.