1984 di George Orwell 

È il romanzo più angosciante del genere distopico. Un finale che non lascia speranza, o quasi. Il Grande Fratello vince e ci domina, ieri nel 1948 quando George Orwell scrisse il romanzo pensando ai fascismi europei e all'URSS di Stalin, come oggi, con un dominio diverso, che fa largo uso della tecnologia. In ogni caso un capolavoro che non si può non aver letto.

Fahrenheit 451 di Ray Bradbury 

I libri e la cultura sono il male assoluto, accendono la mente e per questo vanno a loro volta bruciati. È questa la premessa del capolavoro dello scrittore americano, scritto nel 1953 e ambientato nel 1960, in cui i pompieri non spengono gli indendi, ma li appiccano per cancellare intere biblioteche. Da leggere per non dimenticare…

Il racconto dell’Ancella di Margaret Atwood 

Se avete visto e amato la serie televisiva The Handmaid’s Tale ebbene sappiate che alle spalle di c'è il romanzo distopico Il racconto dell'Ancella di Margaret Atwood, pubblicato nel 1985. In un futuro opprimente come non mai, le donne sono dominate dalla teocrazia di Gilead, che le vuole poco più di macchine per procreare figli per la classe dirigente, le cui mogli sono ormai sterili.

Il Mondo Nuovo di Aldous Huxley 

Al bando le emozioni e ai sentimenti, nel mondo nuovo immaginato da Aldous Huxley la vita di tutti è pianificata, fin dalla nascita. Ogni essere umano, infatti, nasce con un preciso compito, già inserito in una casta della società. Non ci sono più bambini che nascono in modo naturale. Siamo di fronte all'Utopia perfetta o alla più tremende delle distopie? Al lettore l'ardua sentenza…

Hunger games di Suzanne Collins 

Un enorme reality show in cui i protagonisti sono ragazzi fra i 12 e i 18 anni, che vengono casualmente selezionati e che devono essere pronti a combattere e a morire. Perché dagli Hunger games si esce solo da vincitori. Milioni di copie vendute e film per questa saga di Suzanne Collins che ha rinnovato e svecchiato il genere distopico.