David Fincher è il regista che più spesso si vede naufragare i suoi progetti, usualmente per motivi di budget, come avvenuto di recente con la sua  versione di Utopia, la serie di culto inglese che doveva sviluppare per la HBO insieme alla scrittrice Gillian Flynn con la quale aveva già lavorato sul film Gone Girl – L'amore bugiardo, basato sul romanzo della stessa Flynn.

Se da una parte Utopia è resuscitato su Amazon Primevideo con la Flynn sempre al comando ma senza Fincher, il regista di Alien 3 e di Fight Club ha trovato una enorme valvola di sfogo su Netflix, con Love Death & Robots.

Il plot ufficiale

prodotti a base di latte senzienti, soldati licantropi, robot impazziti, mostri della spazzatura, cyborg cacciatori di taglie, ragni alieni e demoni dall'inferno assetati di sangue, tutti convergono in diciotto storie animate non adatte al luogo di lavoro.

Tim Miller

Il regista del primo Deadpool e del prossimo Terminator: Dark Fate (se non cambierà titolo) è il complice di Fincher nella realizzazione, ma sarebbe meglio dire raccolta, di queste storie, come lui stesso ha raccontato a Collider:

è il mio sogno di una vita, unisce il mio amore per l'animazione e le storie straordinarie.

Le sue fonti di ispirazione sono i film di mezzanotte, i libri e le riviste che lo hanno ispirato per decenni ma che erano relegati alla nicchia della cultura geek e nerd di cui lui fa parte. E si dice fott&tamente felice che il paesaggio creativo sia cambiato abbastanza da fare spazio all'animazione con temi adulti.

Rapide, indolori, letali

Diciotto storie raccontate in ogni formato di animazione esistente, dal classico 2D al fotorealismo digitale, di durata variabile dai cinque ai quindici minuti, per raccontare temi come il razzismo, il governo, la guerra, il libero arbitrio e la natura umana, tutte recuperate da Miller da autori e storie di qualche decennio fa. Anche i realizzatori dei corti arrivano da tutto il mondo: Ungheria, Francia, Corea e Canada sono solo alcuni dei paesi coinvolti.

E se vi fermate al trentacinquesimo secondo del trailer vi ritrovate con lo schermo blu della morte, il quale vi dice che avete rotto il vostro dannato computer pur non avendo fatto niente di particolare, è lui che decide di comparire casualmente.

Per poi darvi due possibilità, anticipandovi che siete fregati comunque.

La prima stagione della serie antologica Love Death & Robots debutta interamente anche da noi il 15 marzo, vi lasciamo con il folle trailer ufficiale in italiano: