Sono abbastanza rari i film di fantascienza italiani, e quando arrivano affrontano il genere in modo spesso molto particolare. È capitato di recente con Addio fottuti musi verdi dei The Jackal, una commedia satirica, e capita ora con un film del tutto diverso, Tito e gli alieni. La fantascienza qui è usata come strumento per inserire un elemento di rottura in una storia che parla di dolore e di vita, di solitudine, di abbandono. È diretto da una donna – il che in Italia è già di per sé quasi fantascienza, purtroppo – Paola Randi.

Il trailer

Sinossi

Il Professore (Valerio Mastandrea) da quando ha perso la moglie, vive isolato dal mondo nel deserto del Nevada accanto all'Area 51. Dovrebbe lavorare ad un progetto segreto per il governo degli Stati Uniti, ma in realtà passa le sue giornate su un divano ad ascoltare il suono dello Spazio. Il suo solo contatto con il mondo è Stella, una ragazza che organizza matrimoni per i turisti a caccia di alieni.  
Un giorno gli arriva un messaggio da Napoli: suo fratello sta morendo e gli affida i suoi figli, andranno a vivere in America con lui.  
Anita 16 anni e Tito 7, arrivano aspettandosi Las Vegas e invece si ritrovano in mezzo al nulla, nelle mani di uno zio squinternato, in un luogo strano e misterioso dove si dice che vivano gli alieni...