Con l'episodio quindici, intitolato Will You Take My Hand? si è conclusa la prima stagione di Star Trek: Discovery, serie che ha diviso i fan tra entusiasti e dubbiosi.

Ma sicuramente quell'ultima scena ha fatto girare la testa degli spettatori di tutto il mondo: The Hollywood Reporter è andato a intervistare i due showrunner Gretchen J. Berg e Aaron Harberts, ovviamente quanto segue è uno spoiler per chi non fosse in pari con il finale di stagione, per cui proseguite a vostro rischio e pericolo.

Il dopo Fuller 

Chiunque abbia seguito le vicissitudini della creazione della serie sa che il tutto nasceva da un'idea proposta dallo showrunner Bryan Fuller, il quale però l'aveva poi abbandonata per seguire American Gods e Amazing Stories (per poi abbandonare anche quelle). Scopriamo così che la scena finale della stagione è nata dopo l'uscita di scena del suo autore e non era parte del suo piano

Mentre creavamo la mappa della stagione e del futuro della serie ci siamo detti: proviamo questa storia adesso.

Non aspettatevi Spock

Gli autori hanno voluto precisare che l'incontro con la mitica Enterprise capitanata da Pike non implica che vedremo comparire Spock, anche se sulla Discovery ci sono il padre e la sorella.

Il loro telefilm è fatto di flashback e ricordi, ma il centro della storia rimane sempre Burnham (Sonequa Martin-Green). Inoltre, ritengono impossibile trovare un attore all'altezza dello scomparso Leonard Nimoy, mentre la versione di Zachary Quinto, per quanto ritengano eccellente, appartiene a un'altra timeline, per cui non vogliono nemmeno provare a tentare un paragone.

Resta naturalmente il fatto che, secondo la cronologia di Star Trek, in quel momento Spock risulta far parte dell'equipaggio dell'Enterprise; e con questo fatto bisognerà forzatamente farci i conti.

Niente guerra

La fine della stagione ha visto la conclusione della guerra tra i Klingon e la  Federazione grazie a un accordo tra Burnham e L'Rell (Mary Chieffo) e il tutto porterà alla pace.

I due autori aggiungono che l'intero arco narrativo è servito proprio per arrivare a quanto fortemente voluto dai fan, una visione di Star Trek come l'aveva concepita Gene Roddenberry.

Quello che avevano ereditato da Bryan Fuller era questo arco narrativo sulla guerra e loro lo hanno concluso come volevano.

Il futuro di Burnham

Con la condanna come ammutinata ora cancellata, la Burnham si ritroverà a dover affrontare le sue scelte di vita, quelle certezze date sempre per scontate e alcuni elementi di sé stessa che non ha mai messo in dubbio  

Siamo eccitati all'idea di esplorare la battaglia tra scienza e spiritualità nella stagione due.

Per la quale però ci sarà molto da aspettare. Nell'ottobre scorso il produttore esecutivo Alex Kurtzman aveva ipotizzato un arrivo nei primi mesi del 2019 della stagione due, in questi giorni Jason Isaac ha detto "non posso crederci di dover aspettare il 2020 per vedere il prossimo episodio", ma probabilmente stava solo prendendo in giro i suoi follower.

E voi, cosa ne avete pensato del finale e di tutta la prima stagione?