Lo scorso 17 febbraio è morto a Parigi il filosofo e antropologo bulgaro, naturalizzato francese, Tzvetan Todorov. Nato in Bulgaria nel marzo 1939, il filosofo era scappato dal suo paese natale a causa del regime filosovietivo e nella capitale francese aveva studiato con il noto semiologo e linguista Roland Barthes. Nel corso della sua vita, Todorov si è occupato sia di letteratura sia di politica ed era considerato uno dei più importanti intellettuali europei.

Il suo libro più importante resta La Letteratura fantastica, edito in Italia da Garzanti, in cui il filosofo francese ha definito il genere fantastico. Nel libro, infatti, Todorov ha distinto la letteratura del soprannaturale in tre generi: il meraviglioso, il fantastico e l'étrange. Tutti e tre i generi si diversificherebbero per l'atteggiamento che i protagonisti delle storie hanno nei confronti dell'elemento soprannaturale. Nel meraviglioso, che si ricollega direttamente alla fiaba, tutto ciò che è fuori dell'ordinario, dal razionale è accettato dai personaggi (e dal lettore), cosicché un folletto del bosco è "normale amministrazione" in un racconto di questo tipo. Nell'étrange, l'elemento soprannaturale non è accettato come appare, ma il protagonista-lettore tenta in qualsiasi modo di ricondurlo al mondo del razionale. È da questo genere che prenderà vita il giallo e la detective story, dove il protagonista-lettore tenta di spiegare razionalmente un evento irrazionale. Dall'incontro-scontro di questi due generi, prende corpo il fantastico: "dal meraviglioso esso prende la lusinga del soprannaturale; dall'étrange l'incredulità, l'impossibilità di accettarlo fino in fondo".

Il continuo oscillare tra ciò che è spiegabile e ciò che non lo è, costituisce l'elemento fondamentale che definisce il fantastico.

Per Todorov nel Novecento la funzione sociale del “fantastico meraviglioso” – la sospensione e trasgressione della legge attraverso il ricorso al sovrannaturale – viene assorbita ed esaurita dalla psicanalisi, che rende il fantastico la regola del reale.

Todorov nel precisare meglio i contorni del meraviglioso, definendo quello “puro”, specifica anche altri tipi di meraviglioso, tra cui quello che definisce “scientifico”. In questo caso, gli elementi magici sono sostituiti da esperimenti scientifici o da strumenti tecnologici. Il soprannaturale, dunque, verrebbe spiegato in modo razionale, tramite leggi scientifiche. Il “fatto fantastico”, seppur traslato in un tempo futuro, è giustificato come reale, quindi spiegato dalla scienza (anche se nella realtà del lettore la scienza non ha trovato ancora una concreta realizzazione).

La Letteratura fantastica, nonostante sia uscito in Francia nel 1970 (e nel 1977 in Italia), resta un testo fondamentale per chi vuole intraprendere un percorso di conoscenza di cosa siano i generi letterari, dal fantastico al giallo, passando per l'appunto anche per la fantascienza.