La Ponga Edizioni, nella collana “Cose che voi umani” ha dato alle stampe una antologia dal titolo Il prezzo del futuro (2015). Questa antologia, che contiene quindici racconti, è stata curata da due esperti nel campo della fantascienza, ma non solo, che rispondono al nome di Gian Filippo Pizzo e di Vittorio Catani.

I due curatori hanno interpellato un buon numero di scrittori italiani chiedendo loro di scrivere un racconto di come “vedono” in un prossimo futuro l’economia del nostro paese, lasciando libera a tutti la possibilità di tracciare un futuro economico di ogni tipo del tipo cosa potrebbe succedere se un gioco semplice come il Superenalotto arrivasse, per una serie di incredibili motivi, a dare la possibilità a un giocatore di vincere una cifra stratosferica che lo Stato Italiano non potrebbe mai pagare, oppure trovare in un negozio di vecchi giocattoli, il gioco Foundation: molto particolare che funzionando tramite un rivoluzionario micro-apparato quantistico porterebbe il fortunato (?) acquirente e forse tutto il paese in una situazione devastante. Ci permettiamo di notare che anche senza Foundation nel nostro paese la situazione devastante è proprio dietro l’angolo.

Come abbiamo detto l’antologia si compone di quindici  racconti (anche i curatori sono presenti con un racconto ciascuno). I nomi degli altri autori sono molto noti e vanno da Pierfrancesco Prosperi a Mauro Antonio Miglieruolo, scusandoci di non poterli nominare tutti.

Facciamo inoltre presente che in appendice è presente un racconto di Stanley G. Weinbaum.

Riportiamo inoltre la prefazione di Valerio Evangelisti:

“La fantascienza è un genere letterario "massimalista", per cui può avere per oggetto interi sistemi politici, economici e sociali. La fantascienza è anche un genere che, quando parla del futuro, molte volte allude al nostro presente, lo distorce, lo satireggia, lo critica.

Da queste due premesse discende questa antologia di racconti di fs a sfondo economico. Ci si pensi: sarebbe stata possibile una raccolta del genere, e di tale forza, nel quadro della narrativa corrente, o di altri filoni della cosiddetta "paraletteratura"? No, è evidente. Lo spazio sarebbe stato troppo limitato. Tanti romanzi senza etichetta, o fin troppo etichettati, mettono in scena l'economia. Ma si tratta di singoli aspetti, di ricadute localizzate o individuali.

Solo la fantascienza può rendere protagonista l'economia tutta intera, e affrontare più problemi alla volta fino a delineare uno scenario completo. Gian Filippo Pizzo e Vittorio Catani (che in "fantaeconomia" è particolarmente versato, come si nota dalla sua bibliografia) hanno confezionato una summa destinata a rimanere in vista sugli scaffali domestici, per complessità e intelligenza. Una chiave per leggere, sotto forma appena appena allegorica, i tempi che stiamo vivendo e quelli che verranno.

Tutti autori italiani, e non a caso: l'Italia è tra le vittime di una crisi finanziaria che non pare avere fine, cui si risponde con soluzioni arruffate e discutibili. In un tale contesto, la fantascienza lancia, con questo volume, la sua sfida volutamente arrogante al resto della narrativa, e soprattutto a quella mainstream. Noi, i presunti sognatori volti al futuro, ci occupiamo di ciò che ci accade attorno. E voi, i supposti realisti, che fate?”

I curatori

Gian Filippo Pizzo si occupa ormai da quaranta anni di fantascienza e fantastico, soprattutto come recensore e saggista, ma anche con qualche racconto. Con Roberto Chiavini e Michele Tetro ha scritto diversi libri sul cinema fantastico, pubblicati da Gremese, Tedeschi, Della igna e Odoya, di cui gli ultimi sono Mondi paralleli: Storie di fantascienza dal libro al film (Della Vigna 2011, premio Italia e premio Vegetti) e Guida al cinema di fantascienza (Odoya 2014). Da solo o con Walter Catalano ha curato diverse antologie, tra cui segnaliamo Sinistre presenze (Bietti 2013) e Terra promessa: racconti di "fanta-decrescita" (Tabula fati 2014). L'ultima sua opera, in collaborazione con i citati Catalano, Chiavini e Tetro, è la Guida alla letteratura horror (Odoya 2014).

Vittorio Catani (Lecce, 1940) ha pubblicato il suo primo racconto di fantascienza nel 1962. Dal 1990 collabora alla pagina culturale della Gazzetta del Mezzogiorno con articoli su nuove tecnologie, futurologia, fanta scienza. Ha pubblicato cinque romanzi, fra cui Gli universi di Moras (che vinse la prima edizione del Premio Urania Mondadori nel 1990) e II quinto principio (Urania, 2009); inoltre sette volumi di racconti e tre di saggistica. Collabora a Fantascienza.com, a Robot, al trimestrale di ecologia online Villaggio Globale con racconti di fantascienza su temi ecologici. Ha pubblicato in Francia, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Finlandia, Brasile, Giappone.

Il libro

Solo la fantascienza può rendere protagonista l'economia intera, e affrontare più problemi alla volta fino a delineare scenario completo. Gian Filippo Pizzo e Vittorio Catani hanno confezionato una summa destinata a rimanere in vista sugli scaffali domestici, per complessità e intelligenza. Una chiave per leggere, sotto forma appena appena allegorica, i tempi che stiamo vivendo e quelli che verranno. Tutti autori italiani, e non a caso: l'Italia è tra le vittime di un crisi finanziaria che non pare avere fine, cui si risponde con soluzioni arruffate e discutibili. In un tale contesto, la fantascienza lancia, con questo volume, la sua sfida volutamente arrogante al resto della narrativa.

G.F. Pizzo, V. Catani (a cura di), Il prezzo del futuro (2015), La Ponga Edizioni, collana Cose che Voi Umani, pagg. 366, euro 16,90