Tralasciando i Padri Nobili, che pure fissarono parecchi dei topoi del genere centinaia di anni fa, potremmo far iniziare la storia della moderna fantascienza nel 1926.

Nell'aprile di quell'anno Hugo Gernsback pubblicò il primo numero della rivista Amazing stories, da allora racconti e romanzi hanno esplorato migliaia di idee, possibilità, universi paralleli, passati alternativi e futuri possibili.

Nonostante questo, a distanza di quasi novanta anni dall'uscita della prima rivista di fantascienza, la Vecchia Signora ha incredibilmente conservato la capacità di stupire.

Questa volta a farlo è John Scalzi, un autore ancora poco conosciuto nel nosro paese ma del quale sentiremo parlare molto in futuro, il romanzo è Uomini in rosso, un'avventura spaziale molto particolare.

Quando Andrew Dahl prende servizio sulla nave ammiraglia dell'Unione Universale Intrepid è fiero dell'assegnazione, ma ben presto si rende conto che le cose a bordo non vanno come dovrebbero.

Prima di tutto il tasso di mortalità tra la bassa forza è spaventoso, per quanto le missioni delle forze spaziali siano pericolose le perdite dell'Intrepid sono davvero troppo alte.

Ma ci sono altre cose che non tornano, come è possibile che il tenente Kerensky venga ferito, infettato, percosso e colpito praticamente a ogni missione mariesca sempre a cavarsela e a ripresentarsi come nuovo alla missione successiva?

E che significato hanno le strane ricerche, richieste con preavvisi brevissimi, che vengono sempre portate brillantemente a termine in modo caotico e incomprensibile?

Apparentemente la chiave di tutto questo è nelle mani di un membro dell'equipaggio che si nasconde a tutti, celato nelle viscere dell'astronave, trovarlo diventerà questione di vita o di morte. Letteralmente.

Difficile classificare un'opera come Uomini in rosso, siamo di fronte a un romanzo con tre "code" o a un'antologia con un romanzo breve e tre racconti?

John Scalzi ha confezionato un prodotto molto particolare, a dispetto del plot narrativo ultraclassico, l'astronave lanciata nell'esplorazione spaziale, lo sviluppo narrativo segue strade innovative.

Il mistero e la suspance non sono più legate alle creature aliene o ai pericoli di pianeti misteriosi, ma alle particolari condizioni esistenti a bordo dell'Intrepid.

C'è un complotto degli ufficiali superiori, qualche strana forza o entità all'opera o semplice sfortuna?

O la verità è ancora più sconvolgente?

Un romanzo (un'antologia?) divertente, scritto con brio e leggerezza, nella prima parte le tattiche poste in atto per evitare le mortali missioni planetarie, gli incontri con gli alieni e i rapporti tra i membri dell'equipaggio si mescolano con le indagini, nella seconda la sconvolgente verità viene rivelata.

E a questo punto occorre trovare come evitare di diventare i prossimi sulla lista degli uomini in rosso deceduti mentre compivano il loro dovere.

Un'opera davvero originale, che dimostra come la Vecchia Signora sappia ancora ridere di sé stessa.