The Adjustment Bureau, film di quest'anno con Matt Damon e la splendida Emily Blunt, ha un'aria familiare, che non deriva però dall'essere una (lontana) trasposizione di un racconto di Philip K. Dick. No, la familiarità si trova nella trama e in alcuni personaggi.

David Norris, politico ambizioso con il volto di Damon, ha buone chance di guadagnarsi un posto al Senato, quando fa l'incontro della sua vita: la ballerina Elise Sellas, una donna unica e incredibile. Ma mentre si rende conto che si sta innamorando di lei, scopre che degli uomini misteriosi stanno cercando di separarli: sono gli agenti del Fato, l'adjustment bureau del titolo, i quali faranno tutto ciò che è in loro potere per ostacolare la loro storia. E hanno mezzi sovrannaturali per fermarli, essendo in grado di controllare gli eventi. David si ritroverà a combattere una battaglia contro nemici potenti e dovrà decidere se lasciar andare Elise o scontrarsi con un nemico letale che non ha mai perso.

A far diventare il film una serie ci sta pensando, incredibilmente, l'emittente Syfy, che ha messo al lavoro il duo Darren Swimmer e Todd Slavkin, che si era già occupato del rilancio di Smallville quando la serie venne abbandonata dai creatori originali, mentre la produzione sarà seguita dal regista del film George Nolfi, sceneggiatore noto per aver lavorato alla saga di Bourne.

In un certo senso tutto torna: con almeno due serie tv che somigliano in modo impressionante a Warehouse 13 in cantiere sui canali della concorrenza, perché non ricambiare il favore?

Per rinfrescarvi la memoria, eccovi il trailer italiano: riuscite a vedere l'Observer?